Scatta l’embargo sui prodotti petroliferi russi

Geopop ECONOMIA

A partire dal 5 Febbraio, l'Unione Europea sospenderà l'importazione dalla Russia di prodotti petroliferi raffinati. La misura potrebbe avere ripercussioni sui prezzi del carburante anche in Italia. Scatta l’embargo sui prodotti petroliferi russi. Ci sarà un nuovo rincaro sul prezzo del carburante in Italia? Dopo il divieto alle importazioni di greggio russo, da domenica 5 febbraio in Europa scatterà un nuovo embargo. (Geopop)

Ne parlano anche altri media

Da oggi, domenica 5 febbraio, fare il pieno potrebbe costare ancora di più. Prepariamoci a un’altra stangata. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Questo significa che, sulla base dei consumi di carburante registrati in Italia nel 2022, pari a 10.384 miliardi di litri di benzina e 28.526 miliardi di litri di diesel, lo scorso anno grazie alla crescita dei listini alla pompa si sono registrati extra-profitti per 9,39 miliardi di euro: 1,973 miliardi sulla verde, 7,417 miliardi sul gasolio Ancora allarme dei consumatori per i rincari. (Salernonotizie.it)

La guerra in Ucraina e l’economia russa. I funzionari russi minimizzano l’impatto che la guerra in Ucraina sta avendo sull’economia del paese. Ma davvero la guerra non ha inciso sull’andamento dell’economia russa? (Periodico Daily)

Una misura che, secondo Assoutenti, ''rischia di determinare nuovi rincari dei carburanti alla pompa con danni sia sul fronte dei costi dei rifornimenti, sia dell'inflazione''. Roma, 4 feb. (La Sicilia)

Alla luce di questi numeri, il presidente dell'Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona ha chiesto al premier di reintrodurre i tagli decisi da Draghi. “Rispetto al 31 dicembre 2022, oggi un litro di benzina costa quasi 23 centesimi in più, con un rincaro del 13,8%, pari a una stangata di 11 euro e 36 per un pieno da 50 litri, 273 euro su base annua considerando 2 pieni di carburante al mese a famiglia, mentre il gasolio sale del 12%, oltre 20 centesimi al litro, pari a 10 euro e 22 centesimi a rifornimento” /11 Ansa (Sky Tg24 )

Embargo e price cap su tutti i derivati dell’oro nero russo: due armi in un colpo solo per - nelle parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen - «far pagare a Putin il prezzo della sua atroce guerra». (ilmessaggero.it)