Europee, Ue attiva task force contro interferenze straniere

Europee, Ue attiva task force contro interferenze straniere
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LAPRESSE ESTERI

Lo ha comunicato la presidenza Belga del Consiglio Cresce la preoccupazione per possibili interferenze da parte di agenti stranieri, e in particolare dalla Russia, sulle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Per questa ragione, la Presidenza belga del Consiglio dell’Ue ha deciso di attivare il meccanismo Ipcr (Integrated Political Crisis Response), una task force per condividere le informazioni tra le istituzioni dell’Unione e gli Stati membri a riguardo. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altri media

Il caso è scoppiato dopo le parole del primo ministro del Belgio, Alexander De Croo, che la scorsa settimana ha dichiarato: "È venuto alla luce che la Russia si è avvicinata agli eurodeputati, ma li ha anche pagati, per promuovere la sua propaganda"». (Tempi.it)

(Adnkronos) – La Russia potrebbe cercare di interferire nelle elezioni europee di giugno: “Non per favorire l’uno o l’altro, ma per far crescere l’astensionismo”. Ad affermarlo è il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano in un colloquio su ‘Il Messaggero’. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Tra gli italiani si sono invece schierati a favore gli eurodeputati di Forza Italia, Terzo Polo, Pd e Verdi. Le delegazioni di Fratelli d'Italia, Lega e Movimento 5 Stelle all'Eurocamera si sono astenute sul voto al testo relativo alla lotta alle interferenze russe nell'Ue. (L'HuffPost)

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L’Opinione di Francesco Chiucchiurlotto – dalla Redazione Politica per il Quotidiano l’Italiano VITERBO – INTERVISTA AL DOTT. (L'Italiano – Quotidiano Nazionale Indipendente)

L'Ipcr favorisce "un processo decisionale rapido e coordinato a livello politico dell'Ue" in caso di crisi gravi e complesse ed è stata attivata ad esempio per il Covid o la guerra in Ucraina. L'idea è stata discussa all'ultimo Consiglio Europeo e ha raccolto l'approvazione dei leader. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

– Non è un esercito, ma nell’Unione Europea il presidente russo, Vladimir Putin può contare su una cordata di partiti che, nella migliore ipotesi guardano al numero uno del Cremlino con simpatia, nella peggiore sono dei proxy che lavorano per far pesare sempre di più l’influenza russa nel Vecchio Continente e soprattutto nel club di Bruxelles. (QUOTIDIANO NAZIONALE)