In Canada secondo decesso dopo somministrazione vaccino AstraZeneca

Sputnik Italia ECONOMIA

In precedenza era stato riferito che il primo decesso in Canada dopo la vaccinazione con il siero anti-Covid di AstraZeneca era stato segnalato nella provincia del Quebec alla fine di aprile. "In qualità responsabile della sanità provinciale, sono triste di annunciare che questa sera (4 maggio - ndr) abbiamo confermato il decesso di una donna dell'Alberta di età superiore ai 50 anni per trombosi a margine della vaccinazione con AstraZeneca", ha detto la Hinshaw in un comunicato stampa pubblicato sul sito servizi sanitari della provincia. (Sputnik Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dopo il successo, tre giorni fa, dell'Open Day Astrazeneca di Marcianise (Caserta), con circa 2.500 persone vaccinate contro il Covid, tra cui centinaia di ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni, l'Asl di Caserta ne ha subito messo in calendario un altro - il terzo in meno (Caffè Procope)

«Sono ambulatori ben organizzati – afferma – che funzionano grazie al lavoro incessanti dei medici di base, del personale della Asl e dei volontari. Con il ritmo acquisto, potrebbe somministrare il doppio delle vaccinazioni attuali, però mancano le dosi e sono costretti a rallentare. (La Voce di Novara)

Con questa giacenza straordinaria di vaccini, circa 300.000, e con i programmi d’arrivo decisamente promettenti, mi pare che si possa osare di più, organizzando somministrazioni straordinarie e senza prenotazioni per 70enni, e sedute notturne di AstraZeneca per chiunque voglia. (FoggiaToday)

Gli scienziati hanno osservato un tasso di trombosi della vena sinusale (una rarissima trombosi cerebrale) più elevato di quanto atteso, con un eccesso di 2,5 casi per ogni 100mila dosi di vaccino somministrate (Scienze Fanpage)

De Niro non mette in dubbio che il Paese offra una natura incontaminata e paesaggi assolutamente stupendi, ma in Svizzera gli manca il pathos – un elemento chiave della sua recitazione. Il video è online ed è diventato virale in pochissimo tempo (La7)

E aggiunge: “E’ drammatico constatare il male che può fare una comunicazione cacofonica e scoordinata“, sottolinea il medico dopo una mattinata da vaccinatore nell’hub milanese di Novegro. “Ma alla fine ha deciso di rinunciare al suo vaccino”, ha preferito essere messo in coda. (Tecnica della Scuola)