Il sistema autovelox ora rischia il crollo - La Voce di Rovigo

Il sistema autovelox ora rischia il crollo - La Voce di Rovigo
Per saperne di più:
La Voce di Rovigo INTERNO

Un avvocato, Andrea Nalesso, con un semplice ricorso ha vinto una battaglia legale contro il Comune di Treviso, aprendo un varco che potrebbe portare migliaia di automobilisti a impugnare le sanzioni amministrative e rifiutarsi di pagarle. Il 4 novembre 2020, Nalesso è stato sorpreso a viaggiare a 96,4 chilometri orari su un tratto di tangenziale dove il limite è di 90. Ricordandosi di un giudice di pace che si era già espresso su quello stesso autovelox, autorizzato ma non omologato, ha deciso di impugnare la sanzione. (La Voce di Rovigo)

La notizia riportata su altre testate

A stabilire questo principio con la sentenza 10505 è stata la Corte di Cassazione che, accogliendo l’impugnazione di un automobilista di Treviso, che aveva presentato ricorso per una contravvenzione ricevuta per aver viaggiato a 97 chilometri orari anziché ai 90, per la prima volta, ha chiarito la distinzione tra i due procedimenti amministrativi, sottolineando come siano entrambi indispensabili per l’utilizzo dei rilevatori di velocità. (il Resto del Carlino)

Perché si parla di autovelox omologati?Da poco, la Cassazione ha pubblicato la sentenza relativa al ricorso di un automobilista di Treviso, per un’infrazione rilevata due anni fa. La Suprema Corte ha accolto il ricorso perché l’impianto in questione era soltanto «autorizzato», ma non «omologato». (La Stampa)

È quanto stabilisce la Corte di Cassazione con una sentenza (n° 10505/2024) relativa a una multa per eccesso di velocità rilevata da un autovelox della tangenziale di Treviso. L’automobilista, l’avvocato trevigiano Andrea Nalesso, era stato pizzicato a viaggiare a 97 km/h dove il limite era di 90. (AlVolante)

Autovelox, la multa non è valida se non è omologato: a rischio sanzioni per milioni

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha sollevato dubbi sulla validità di numerose multe elevate tramite autovelox. La distinzione tra "omologazione" e "approvazione" degli apparecchi di rilevamento ha creato una nuova base per il ricorso contro le sanzioni per eccesso di velocità. (Automoto.it)

In tema di autovelox, l’omologazione consiste in una procedura che, pur essendo amministrativa come l’approvazione, si differenzia da quest’ultima, in quanto ha anche natura necessariamente tecnica e tale specifica connotazione risulta finalizzata a garantire la perfetta funzionalità e la precisione dello strumento elettronico da utilizzare per l’attività di accertamento da parte del pubblico ufficiale legittimato, requisito, questo, che costituisce l’indispensabile condizione per la legittimità dell’accertamento stesso, a cui pone riguardo la norma generale di cui al comma 6 dell’ art. (Altalex)

Questo significa che devono essere sottoposti a una specifica procedura di omologazione che attesta la loro affidabilità e precisione. La legge italiana, attraverso l'articolo 142 del Codice della Strada, richiede che gli autovelox siano omologati per poter essere considerati strumenti validi per l'accertamento delle violazioni dei limiti di velocità. (METEO.IT)