AltStore PAL è il primo store alternativo per iOS

AltStore PAL è il primo store alternativo per iOS

Dopo aver ricevuto l’approvazione da Apple, lo sviluppatore Riley Testut ha annunciato la disponibilità di AltStore PAL, il primo store alternativo per iOS accessibile in Europa, grazie al Digital Markets Act. Al momento sono presenti solo due app, create da Testut, ma in futuro arriveranno anche le app di terze parti. Abbonamento per coprire il costo della CTF Per installare AltStore PAL è necessario visitare il sito ufficiale e sottoscrivere l’abbonamento a 1,5 euro/anno + IVA. (Punto Informatico)

Ne parlano anche altre testate

Con l’apertura da parte di Apple agli store di terze parti per rispettare le regole imposte dal Digital Markets Act (DMA) europeo, l’arrivo dei primi marketplace alternativi era solo questione di tempo. (Libero Tecnologia)

AltStore PAL, l’app store alternativo sviluppato da Riley Testut, è finalmente sbarcato in Europa dopo un periodo di test. Si tratta del primo marketplace di terze parti che consente di installare su iPhone app di sviluppatori indipendenti. (Lega Nerd)

É di qualche ora fa la notizia dell'arrivo in Europa del primo app store alternativo, AltStore PAL. Questa piattaforma, dopo un periodo di test in versione beta, offre ora agli utenti un'opzione alternativa all'App Store ufficiale di Apple (Tom's Hardware Italia)

Abbiamo provato il primo App Store alternativo per iPhone dedicato all’Europa

Uno dei primi app store alternativi è stato ufficialmente lanciata nell’Unione Europea, con lo sviluppatore Riley Testut che introduce AltStore PAL, una versione del suo AltStore accessibile nei paesi dell’UE. (iSpazio)

Dal suo esordio a oggi, l'iPhone ha permesso di installare software - le app - da una sola fonte: l'App Store. Ora, sotto la spinta dell'Unione europea e del suo Dma, il Digital Markets Act, le cose cambiano. (Corriere della Sera)

L’app si può scaricare solamente con iOS 17.4, la versione del sistema operativo con cui Apple ha abilitato l’installazione di programmi da fonti alternative all’App Store, come imposto dal Digital Market Acts dell’Unione europea. (la Repubblica)