Bombe in Crimea e a Chernihiv. Zelensky: “Il sostegno conta”

Bombe in Crimea e a Chernihiv. Zelensky: “Il sostegno conta”
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In Terris ESTERI

La guerra in Ucraina è giunta al 784esimo giorno, con ingenti perdite da ambo i lati del fronte. Secondo la Bbc, il bilancio dei soldati russi morti in Ucraina ha superato la soglia dei 50.000 La guerra in Ucraina è giunta al giorno 784. Le esplosioni e i vasti incendi avvenuti nell’aeroporto militare russo di Dzhankoy, in Crimea, hanno provocato la morte di 30 soldati di Mosca. La Russia ha risposto bombardando Chernihiv e uccidendo almeno 10 persone. (In Terris)

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Di Philipp Dahm Philipp Dahm Un attacco a Dzhankoj, nella Crimea occupata dai russi, avrebbe distrutto tre piattaforme di lancio S-400, una struttura radar e una struttura di manutenzione. Twitter/@nexta_tv (blue News | Svizzera italiana)

La vedova in esilio del defunto leader dell'opposizione russa Aleksei Navalny, Yulia Navalnaya ha detto in un'intervista alla Dpa, ripresa da Radio Free Europe, che "nessuno sa" cosa aspettarsi dal presidente russo Vladimir Putin e ha avvertito che il leader del Cremlino potrebbe usare armi nucleari. (Il Piccolo)

Guerra Ucraina, gli aggiornamenti. Il movimento paramilitare filo-ucraino Atesh ha annunciato di avere attaccato oggi Sebastopoli, sottolineando che i russi hanno subito perdite: lo riporta Rbc-Ucraina, secondo cui esplosioni sono state udite nella città della Crimea annessa. (ilmessaggero.it)

Yulia Navalnaya si racconta a Time: “Voglio dare una speranza ai russi e un messaggio al gangster Putin: non ci fermerai”

Ucraino Atesh ha annunciato di avere attaccato oggi Sebastopoli, sottolineando che i russi hanno subito perdite: lo riporta Rbc - Ucraina, secondo cui esplosioni sono ... (Virgilio)

A seguito delle esplosioni, secondo quanto riferito, un incendio su larga scala è scoppiato nello scalo. A riferirne è il Kyiv Independent citando account Telegram filorussi. (ilGiornale.it)

MOSCA – Non c’era alcun piano di successione di Aleksej Navalny, neppure dopo che l’avvelenamento da Novichok lo aveva ridotto in coma nell’agosto 2020. “Non ne avevamo mai parlato”, ha confessato al settimanale statunitense “Time” la vedova Yulia Navalnaya nella sua prima intervista dalla morte dell’oppositore russo in carcere il 16 febbraio scorso. (la Repubblica)