La lotta contro il riciclaggio «non funziona»

Ticinonline ESTERI

«L'efficacia della lotta contro il riciclaggio è solo una preoccupazione secondaria.

«Per molti non è il riciclaggio di denaro sporco il problema principale, ma la pressione delle organizzazioni internazionali sulla Svizzera», prosegue lo specialista.

Ad esempio, uno spacciatore può essere accusato di riciclaggio di denaro sporco.

Uno dei due pilastri principali della nostra difesa contro il riciclaggio di denaro sporco - la repressione - non è efficace», conclude l'ex responsabile del MROS.

Nella legge sul riciclaggio di denaro non c'è quasi nessun paragrafo che la Confederazione avrebbe voluto introdurre da sola». (Ticinonline)

Su altri giornali

Rischi sulla ripresa post-Covid. Sappiamo che le banche italiane a luglio possedevano BTp per oltre 440 miliardi di euro, un dato che la dice lunga sul legame apparentemente inscindibile con il Tesoro. (InvestireOggi.it)

I file americani documentano operazioni sospette per più di duemila miliardi di dollari (per l'esattezza, 2.099), realizzate dal 2008 al 2017. I miliardari di Mosca sbarcano in Italia con le offshore sotto accusa. (L'Espresso)

Fra gli altri grossi nomi, seguono Jp Morgan (514 miliardi di operazioni sospette, Standard Chartered (166 miliardi) e Bank of New York Mellon (64 miliardi). La replica di Deutsche Bank. Deutsche Bank, la banca più colpita dalle rivelazioni dell’inchiesta ha replicato affermando che “l’ICIJ ha riferito su una serie di questioni storiche… ben note ai nostri regolatori. (Wall Street Italia)

Dalla ricerca, emerge queste banche avrebbero accettato come clienti presunti criminali, mafiosi, truffatori milionari e oligarchi ed eseguito bonifici per conto loro. Questi dati sono stati elaborati nell’ultimo anno e mezzo dai giornalisti del Consorzio. (Corriere del Ticino)

Sulla graticola anche la Deutsche Bank Le britanniche Barclays, Hsbc e Standard Chartered riportano perdite in borsa dopo le rivelazioni. (EuropaToday)

Cosa dicono i FinCEN Files. Le segnalazioni di attività sospette riflettono le preoccupazioni di chi esercita attività di controllo all’interno delle banche e non sono necessariamente prove di condotta criminale o altri illeciti. (QuiFinanza)