Descalzi (Eni): produzione al massimo nel 2025

Milano Finanza ECONOMIA

Per il futuro molto dipenderà dai lockdown e dalla ripresa dei consumi: solo dopo si potranno fare previsioni.

Il terzo trimestre ha sorpreso diversi investitori, specie per il ritorno all'utile operativo della divisione Esplorazione e produzione.

Ciò che sappiamo è che la produzione massima di Eni sarà al 2025, dopo di che inizierà una stabilizzazione con una decrescita della produzione del petrolio, dal 2030 molto più marcata, per poi diventare praticamente dei produttori solo di gas che utilizzeremo per accompagnare al decarbonizzazione". (Milano Finanza)

Su altre fonti

La massima estensione al ribasso, invece, passa per area 1,5 euro. Quanto è realistico lo scenario che vede le azioni ENI in area 1,5 euro? (Proiezioni di Borsa)

Eni chiude il terzo trimestre con una perdita netta di 500 milioni di euro e una perdita netta adjusted di 153 milioni di euro. Il confronto annuo (-75%) rimane penalizzato dallo scenario ancora recessivo a causa degli effetti della pandemia. (la Repubblica)

Nei nove mesi l’utile operativo adjusted si è attestato a 1,41 miliardi di euro, in diminuzione del 79% rispetto al 2019. Trimestrale ENI in focus con i conti del terzo trimestre svelati. (Money.it)

L'indebitamento finanziario netto è stato di 19,85 miliardi (14,53 miliardi ante lease liability - Ifrs 16) in aumento di 2,7 miliardi rispetto al 31 dicembre 2019. Di fronte a una crisi di dimensioni storiche, Eni ha dato prova di grande resilienza e flessibilità e i risultati conseguiti ci fanno guardare con fiducia alla ripresa della domanda, mentre continuiamo a perseguire il programma di transizione energetica". (Teleborsa)

"In un contesto di mercato che rimane molto difficile, stiamo contenendo con successo gli impatti negativi di questa crisi e progredendo nella nostra strategia di decarbonizzazione". Lo afferma l'ad di Eni, Claudio Descalzi commentando i risultati del trimestre e dei nove mesi. (AGI - Agenzia Italia)

Dall’avvio dei nuovi impianti, avvenuto a marzo 2018 con il gelese Ignazio Arces, ormai ex amministratore delegato, e l’attuale presidente Francesco Franchi, la raffineria di contrada Piana del Signore ha superato le aspettative e confermata l’intuizione avuta nel 2014 e sancita con il protocolli di intesa di riconversione della storica fabbrica. (quotidianodigela.it)