Stellantis: smart road per guida connessa e autonoma di Livello 3

HDmotori ECONOMIA

Diverse realtà stanno lavorando allo sviluppo delle loro soluzioni di guida autonoma.

Questo lavoro, però, non si concentra solamente sulle auto ma pure sull'infrastruttura stradale che quando potrà dialogare costantemente con le vetture potrà fornire preziose informazioni per rendere più sicuri gli spostamenti effettuati con i veicoli a guida autonoma.

(Qui spieghiamo i diversi Livelli di guida autonoma). (HDmotori)

La notizia riportata su altri media

L’autostrada che comunica con i veicoli, a loro volta interconnessi tra loro, perché gli spostamenti siano sempre più sicuri, veloci e green. Si è tenuto questa mattina a Trento l’evento italiano del progetto europeo sulle smart road. (agenzia giornalistica opinione)

Siamo davvero molto soddisfatti, siamo solo all’inizio, ma abbiamo già un piede nel futuro.» Il bilancio dell’importante lavoro svolto è stato tracciato questa mattina, al Centro congressi Interbrennero di Trento, in occasione del C-ITS Roadshow. (ladigetto.it)

Siamo davvero molto soddisfatti, siamo solo all’inizio, ma abbiamo già un piede nel futuro” Il bilancio dell’importante lavoro svolto è stato tracciato questa mattina, al Centro congressi Interbrennero di Trento, in occasione del C-ITS Roadshow. (Strade & Autostrade)

L'Highway Chaffeur del gruppo Stellantis Le vetture sono in grado di sfruttare i dati provenienti da altri veicoli (V2V) e dalle infrastrutture (V2X) sia nelle fasi di guida manuale sia in quelle di guida automatizzata. (Quattroruote)

La modernizzazione e la trasformazione della nostra infrastruttura stradale è un contributo vitale da dare a questo processo”. L’autostrada che comunica con i veicoli, a loro volta interconnessi tra loro, perché gli spostamenti siano sempre più sicuri, veloci e green. (Alto Adige Innovazione)

Tutti elementi che istruiscono in anticipo un sistema di guida autonoma di Livello 3, così da eliminare le variabili, le incognite rilevabili solo una volta rappresentate agli “occhi” elettronici delle camere Adas. (Fleet Magazine)