Eni a trazione “bioraffineria”, fabbrica gelese con “volumi superiori al 60 per cento”

quotidianodigela.it ECONOMIA

Sui nove mesi, grazie alla riduzione degli investimenti e dei costi messi in atto nei primi mesi dell’anno, abbiamo generato un cash flow operativo di oltre 5 miliardi, a fronte di un livello di investimenti pari a 3,8 miliardi di euro”.

Il report Eni conferma che la “Bioraffineria di Gela è in marcia stabile con volumi superiori al budget del 60 per cento”.

Dall’avvio dei nuovi impianti, avvenuto a marzo 2018 con il gelese Ignazio Arces, ormai ex amministratore delegato, e l’attuale presidente Francesco Franchi, la raffineria di contrada Piana del Signore ha superato le aspettative e confermata l’intuizione avuta nel 2014 e sancita con il protocolli di intesa di riconversione della storica fabbrica. (quotidianodigela.it)

Su altre testate

L'indebitamento finanziario netto è stato di 19,85 miliardi (14,53 miliardi ante lease liability - Ifrs 16) in aumento di 2,7 miliardi rispetto al 31 dicembre 2019. Di fronte a una crisi di dimensioni storiche, Eni ha dato prova di grande resilienza e flessibilità e i risultati conseguiti ci fanno guardare con fiducia alla ripresa della domanda, mentre continuiamo a perseguire il programma di transizione energetica". (Teleborsa)

Nei nove mesi l'utile operativo adjusted ammonta a 1,41 miliardi di euro (-79% rispetto al 2019). Lo afferma l'ad di Eni, Claudio Descalzi commentando i risultati del trimestre e dei nove mesi. (AGI - Agenzia Italia)

Quanto è realistico lo scenario che vede le azioni ENI in area 1,5 euro? Quanto è realistico lo scenario che vede le azioni ENI in area 1,5 euro secondo l’analisi grafica? (Proiezioni di Borsa)

Ciò che sappiamo è che la produzione massima di Eni sarà al 2025, dopo di che inizierà una stabilizzazione con una decrescita della produzione del petrolio, dal 2030 molto più marcata, per poi diventare praticamente dei produttori solo di gas che utilizzeremo per accompagnare al decarbonizzazione". (Milano Finanza)

Trimestrale ENI in focus con i conti del terzo trimestre svelati. I risultati finanziari del gruppo petrolifero leader nel settore energetico hanno risentito fortemente della crisi generata da pandemia e lockdown. (Money.it)

Il confronto annuo (-75%) rimane penalizzato dallo scenario ancora recessivo a causa degli effetti della pandemia. La produzione di idrocarburi si contrae nel trimestre del 10% a 1,7 milioni di boe/giorno e del 6% nei 9 mesi. (la Repubblica)