Napoli e Lazio sperano: anche il sesto posto può valere la Champions, ecco come

L'Italia ha già conquistato matematicamente uno slot extra nella nuova Champions League con format a 36 squadre, classifica unica e poi playoff o direttamente gli ottavi, ma con i giusti incastri la Serie A l'anno prossimo potrebbe qualificare addirittura sei club. Lo scrive Il Corriere dello Sport, secondo cui dalla Uefa sarebbe arrivato un chiarimento, al momento informale e in attesa di essere scritto in una circolare, che risponde alla domanda 'cosa succede se Roma o Atalanta vincono l'Europa League finendo in una posizione che tramite il campionato garantirebbe loro già il pass Champions?' La risposta arrivata da Nyon apre scenari inimmaginabili a inizio stagione ed è un assist per Napoli, Lazio e Fiorentina. (Napoli Magazine)

Se ne è parlato anche su altri media

C'è un caso specifico in cui, anche la sesta classificata potrebbe giocare la prossima massima competizione europea. (Fanpage.it)

Tre semifinaliste nelle coppe più un bonus legato al ranking per federazioni - è più unico che raro. (Firenze Viola)

Il massimo campionato italiano ce l'ha già matematicamente assicurato il quinto posto nella massima competizione europea per club dopo essere stato in testa alla classifica per questa stagione, lasciando l'altro posto alla Germania o all'Inghilterra. (it.football-italia.net)

Questa situazione potrebbe diventare un modello negli anni a venire, oltre a generare un certo caos interpretativo.Di conseguenza, è stato fornito un chiarimento informale, in attesa di essere formalizzato in una circolare, per rispondere a una domanda centrale nei dibattiti sulla corsa europea: quante squadre si qualificherebbero per la Champions League nel caso in cui Roma o Atalanta vincessero l'Europa League finendo in una posizione nel campionato che già garantirebbe loro un posto in Champions?La risposta è sei. (ilBianconero)

Serie A, svolta per la sesta squadra in Champions: il chiarimento della Uefa (CalcioNapoli1926.it)

A Nyon si sono resi conto che il caso italiano – tre semifinaliste nelle coppe più un bonus legato al ranking per federazioni – è più unico che raro. Insomma, potrebbe fare scuola nei prossimi anni oltre ad alimentare un caos interpretativo. (Labaro Viola)