Come presentare istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate

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Laddove, invece, l’istanza deve essere inviata alla Divisione contribuenti gli indirizzi sono reperibili al seguente altro link.

L’istanza di interpello va indirizzata all’Agenzia delle Entrate.

L’istanza di interpello va redatta in carta libera e non è soggetta ad imposta di bollo.

Se la si presenta mediante PEC, laddove l’interpello è diretto alla Direzione regionale è possibile trovare l’indirizzo della posta elettronica certificata al seguente link. (InvestireOggi.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per rendere il tutto più credibile, il malfattore intesta i messaggi ad uno dei seguenti profili :. Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate. Va precisato che, il trucco del truffatore sta nel convincere la vittima a dirigersi nella casella dell’archivio allegato all’e-mail. (Tecnoandroid)

A tal proposito l’Agenzia fa sapere di essere “estranea a tali messaggi ed invita gli utenti a cestinare immediatamente messaggi di posta elettronica”. Le informazioni personali sono consultabili esclusivamente nel Cassetto fiscale, accessibile tramite l’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate”. (CorCom)

Agenzia delle Entrate: occhio al malware. Le mail hanno in oggetto “Il direttore dell’Agenzia delle Entrate” o “Gli organi dell’Agenzia delle Entrate”, e riportano testi quale ad esempio:. Gentile contribuente, dall’esame dei dati e dei saldi relativi alla Divulgazione delle eliminazioni periodiche Iva, da lei mostrate per il II trimestre 2019, risultano emerse alcune incoerenze. (Punto Informatico)

L’algoritmo è in grado di proporre l’elenco dei potenziali evasori, con tanto di punteggio assegnato sul livello di rischio. Il Fisco punta a scovare gli evasori ancor prima che questi diventino tali. (La Legge per Tutti)

Nel senso che il software si autocorregge e anche i falsi positivi servono nel processo di affinamento dei dati. Il software è il frutto dell'inserimento di dati e numeri degli accertamenti degli anni passati, sia quelli con esito positivo sia quelli con esito negativo. (Italia Oggi)

A seguito del mancato pagamento della prima rata nel termine di 20 giorni, il concessionario della riscossione notificava l’avviso di presa in carico delle somme dell’originario avviso di accertamento divenuto definitivo per mancata impugnazione. (Commercialista Telematico)