Autostrade, da Cdp nuova offerta per di Aspi, ma non alzano il prezzo

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Per gestire l’operazione verrebbe creata una società ad hoc: il 40% sarebbe in mano a Cdp, il 30% a Macquaire e un altro 30% a Blackstone.

Seconda offerta per rilevare la rete autostradale: confermata la forchetta di prezzo indicata in precedenza, che valorizzava tutta la società fino a 9,5 miliardi.

Martedì il cda di Aspi ha analizzato la lettera e “valutato di proseguire con le interlocuzioni a livello tecnico con il Ministero“. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

“La definizione del Piano economico finanziario – sottolinea – costituisce presupposto fondamentale per la conclusione dell’Accordo Transattivo tra il MIT ed ASPI e quindi per l’eventuale definizione concordata della procedura di presunto grave inadempimento. (QuiFinanza)

La nuova assemblea sarà riprogrammata non oltre il 15 gennaio 2021, con lo stesso punto all’ordine del giorno. In sostanza verrebbe a mancare un elemento indispensabile per valutare Aspi e definire un prezzo di vendita su cui trattare. (La Stampa)

Dopo il no all’offerta preliminare di qualche giorno fa, gli azionisti della holding della famiglia Benetton hanno reputato nuovamente non conforme e non idonea la nuova offerta dettagliata presentata dal trio. (Finanzaonline.com)

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna di Repubblica, infatti, la holding controllata dalla famiglia Benetton avrebbe rifiutato anche la seconda offerta avanzata dalla cordata capitanata da Cassa Depositi e Prestiti e alcuni fondi esteri, giudicandola esattamente come la prima non conforme e non idonea. (FormulaPassion.it)

Il nodo da sciogliere dovrebbe essere la valutazione di Aspi, nei cui termini stabiliti da CDP non piace agli azionisti Atlantia. La honding dei Benetton non ha ritenuto idonea la proposta di acquisizione lanciata da CDP Equity. (Money.it)

Tutto questo avrà un impatto anche sulla percezione degli investitori internazionali nei confronti dell’Italia. «Da due anni il governo italiano viola le regole dell’Unione Europea e occorre intervenire con urgenza», conclude. (il Corriere delle Alpi)