Mes ed Eurobond: l’Ue alla resa dei conti
POTENZA DI FUOCO DI 500 MILIARDI DI EURO. L’Olanda, attraverso le parole del ministro delle Finanze Wopke Hoekstra, ha ribadito la propria posizione: no agli Eurobond e sì al Mes ma con condizioni.
«Gli Eurobond io non li farei, e neppure il governo», ha detto in parlamento prima dell’avvio della riunione, aggiungendo che per quanto riguarda l’uso del Mes ci devono sempre essere delle condizioni.
L’Unione europea alla resa dei conti. (Lettera43)
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Il problema pero' è sempre lo stesso: tutti questi strumenti genereranno debito pubblico, come sottolineato dal gruppo dei Socialisti europei all'Eurocamera. C'è più consenso invece su SURE, il fondo da 100 miliardi di euro per la cosiddetta cassa integrazione europea per salvare posti di lavoro. (Euronews Italiano)
L’intesa non è stata trovata, esattamente come accaduto nel meeting di fine marzo, e le discussioni sono state ancora una volta rimandate a domani. Le ultime notizie sull’Eurogruppo hanno gelato quanti avevano sperato in un definitivo raggiungimento di un accordo. (Money.it)
Passi avanti ci sarebbero verso l'apertura a un fondo con i Recovery bond, ma manca l'unanimità sul fondo salvastati. 'Mentre i morti si contano a centinaia, a migliaia, i ministri delle Finanze giocano con le parole e gli aggettivi. (Rai News)
Nessun accordo e riunione rinviata a domani, 9 aprile, a partire dalle 17. La Francia, invece, auspica un'intesa alla riunione di domani. (Sky Tg24 )
Germania e Olanda chiudono la porta agli Eurobond, ai quali non vuole rinunciare il premier Giuseppe Conte che alla presidente della Commissione ribadisce il no al fondo Salva Stati. Il vertice, iniziato a metà pomeriggio, si è interrotto dopo tre ore ed è ripartito solo a tarda sera. (Il Fatto Quotidiano)
Nulla di fatto per il momento all’Eurogruppo sulle misure da mettere in campo per affrontare la crisi economica conseguente all’emergenza coronavirus. GUALTIERI: «È IL MOMENTO DELLA RESPONSABILITÀ COMUNE». (Lettera43)
