Agente di polizia penitenziaria sottoposto a test dell’omosessualità: ministero della Giustizia condannato

Agente di polizia penitenziaria sottoposto a test dell’omosessualità: ministero della Giustizia condannato
il Fatto Nisseno INTERNO

Era stato sottoposto a un esame psichiatrico per verificare se fosse omosessuale. Ora l’agente scelto della polizia penitenziaria protagonista della vicenda, dopo aver presentato ricorso al Tar del Piemonte nel 2022, ha ottenuto un indennizzo di 10mila euro per “danno morale”. La somma è stata messa in carico al ministero della Giustizia. I test dell’omosessualità erano stati ordinati dopo una segnalazione (risultata falsa) di due detenuti nel carcere dove l’agente prestava servizio. (il Fatto Nisseno)

Se ne è parlato anche su altri media

Dalle accuse rivelatesi fasulle alla sospensione dal servizio, fino all'esame psichiatrico al CMO di Milano per "chiarire la sua personalità". Ha ottenuto 10mila euro di risarcimento dal TAR del Piemonte (Fanpage.it)

Per questo un agente scelto di polizia penitenziaria, che si era rivolto al Tar del Piemonte, ha ottenuto un indennizzo di 10mila euro per danno morale che dovrà essere liquidato dal Ministero della Giustizia. (l'Immediato)

Altri articoli in Lettere al direttore di Manlio Converti- Gentile Direttore,in Italia per molti versi la politica cerca di annullare le conquiste civili e sanitarie di donne e persone LGBTI, mentre il sistema di garanzia delle Case Circondariali ci riporta al caso Braibanti/Sanfratello facendo richiesta di Visita Psichiatrica per Omosessualità di un proprio Agente Penitenziario. (Quotidiano Sanità)

Francesco, poliziotto costretto al test per l'omosessualità: «Io deriso e isolato perché ritenuto gay. Più del risarcimento vorrei le scuse»

— L’interrogatorio inizia così: «Come fai ad avere moglie e figli? Hai una personalità doppia?». Ma anche… (La Repubblica)

Dopo aver presentato ricorso al Tar del Piemonte, l’agente ha ottenuto un risarcimento di 10mila euro per il danno morale subito. I test erano stati richiesti a seguito di una segnalazione falsa da parte di due detenuti nel carcere in cui lavorava l’agente. (giornalesm.com)

Non solo per me, ma anche per la mia famiglia». Il Tar le ha riconosciuto un risarcimento morale, è soddisfatto?«No, ma non è una questione di soldi. (Corriere della Sera)