Mps verso la privatizzazione: firmato il decreto

FIRSTonline ECONOMIA

Ad agosto il ministero dell’Economia aveva chiesto a Palazzo Chigi di inserire il decreto su Mps all’ordine del giorno del primo consiglio dei ministri utile.

La notizia ha creato un immediato scossone in Borsa, con il titolo Mps che cede il 3,5% a 1,122 euro.

“Ma il Movimento 5 Stelle ne ha ritardato l’iter perché vuole posticipare l’uscita dello Stato dalla banca”, sottolinea Reuters.

Seguendo poi la linea imposta dalla Banca Centrale Europa, Mps dovrà emettere un bond “Tier 1 aggiuntivo” da 700-750 milioni, che dovrà essere acquistato per almeno il 30% dai privati. (FIRSTonline)

Se ne è parlato anche su altri media

#Padoan verso la presidenza di #Unicredit, ammicca a #Mps? Padoan verso la presidenza di Unicredit, ammicca a Mps? (Zazoom Blog)

onte firma il decreto per la cessione di red 20 Ottobre 2020. Privatizzazione più vicina per il Monte dei Paschi di Siena: il premier Giuseppe Conte ha firmato il decreto che, passando per la cessione dei crediti deteriorati, pone le basi per la vendita a privati della quota del 68% di Banca MPS in mano al Tesoro. (Monitorimmobiliare.it)

NB : significa che UniCredit imita… - tempoweb : Il ministero dell'Economia mette la sua partecipazione sul mercato, attese offerte da investitori italiani ed ester… - Nel decreto si legge che il ministero dell'Economia è autorizzato a mettere la propria partecipazione sul mercato, aprendo alle offerte di investitori Italiani ed esteri. (Zazoom Blog)

Il titolo guadagna il 2,46% a 1,16 euro. (Icona News)

Gli osservatori intanto guardano alla fresca nomina di Pier Carlo Padoan alla presidenza di UniCredit: l’economista è uno dei più profondi conoscitori del dossier di Banca Monte Paschi… Gli analisti di Equita Sim ribadiscono intanto il rating hold con prezzo obiettivo a 1,6 euro su Banca Monte Paschi (-3,53% il 19/10/2020 a 1,12 euro). (We Wealth)

Gli ultimi rumor riportano che il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, avrebbe firmato il decreto che autorizza la scissione di 8,1 miliardi di crediti deteriorati, dando di fatto il via alla fase finale che dovrebbe portare alla privatizzazione della banca senese, con l’obiettivo di rispettare la scadenza attualmente fissata. (Il Cittadino on line)