Regno Unito presenta il conto del Covid: crollo PIL e recessione tecnica

Il Messaggero ESTERI

Laregistra unda -23,1% e si confronta con il -15% del consensus.

Il dato era ampiamente atteso ed anzi risulta leggermente migliore del -20,5% del consensus.Secondo i dati dell'ONS (Office for National Statistics), che ha fornito la stima preliminare,, non paragonabile con il -1,7% precedente, ma poco sopra il -22,4% del consensus.La pesante frenata dell'economia britannica è da attribuire al, ben oltre ogni più pesismistica aspettativa (-2,5% il consensus). (Il Messaggero)

La notizia riportata su altri media

L’ONS ha affermato che il crollo della produzione è stato causato dalla chiusura di negozi, hotel, ristoranti, scuole e autofficine. Il settore dei servizi, che alimenta i quattro quinti dell’economia, ha subito il più grande calo trimestrale mai registrato. (lextra.news)

Magra consolazione. Per chi vuole vedere non tutto nero, il calo è leggermente inferiore alle stime degli analisti, che avevano parlato di un -20,5%. (Corriere della Sera)

Gli economisti ritengono che un Paese entri in una recessione tecnica quando accumula due trimestri consecutivi di contrazione economica. ATS/AFP/Swing (Rsi)

Tra gli Stati membri, la Spagna (-18,5%) ha registrato il calo maggiore rispetto ai tre mesi precedenti, seguita dal Portogallo (-14,1%) e Francia (-13,8%), Italia (-12,4). In una torrida giornata estiva anche a Londra, il Regno Unito registra una flessione record della sua economia. (Wall Street Italia)

La Safe Passage International, che aiuta i minori non accompagnati a trasferirsi legalmente dall'Europa al Regno Unito, è preoccupata che in tanti perdano fiducia nel sistema e possano cercare di attraversare la Manica illegalmente, scrive il quotidiano britannico Independent . (Il Mattino)

In Italia il calo è stato del 12,4%, in linea con i dati resto del mondo e dell’Eurozona, che in media ha visto il Pil contrarsi del 12,1%. Il conto presentato dal coronavirus a Londra tra aprile e giugno è molto più salato rispetto alla media dell'Eurozona (-12,1%). (Il Fatto Quotidiano)