I destini di Venezia

I destini di Venezia
ytali. INTERNO

Ci sono occasioni in cui una realtà non piace e viene giudicata pericolosa e dannosa. Ma l’analisi che poi viene compiuta risulta debole, fragile e a volte monca o addirittura impotente. E questo anche se essa in parte si può considerare veritiera e corretta. Sto scrivendo della polemica sul numero (apparentemente) chiuso che si è scelto per Venezia e che viene applicato in questi giorni per la prima volta. (ytali.)

Su altri giornali

Quinta giornata del contributo di accesso a Venezia, normativa sperimentale che prende origine dalla legge di Bilancio del 2019, poi aggiornata nel 2021, e ha l'obiettivo di definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della Città. (Live Comune di Venezia)

In particolare, da alcuni anni a questa parte, non solo le Amministrazioni pubbliche, ma perfino quelle ecclesiali tendono a scaricare sulle singole persone – cittadini e fedeli – costi che non vogliono o che forse non sono in grado di sopportare. (L'Opinione delle Libertà)

Però ora stiamo esagerando. È naturale che il giornalismo si nutra di frasi fatte, piccoli slogan che da soli evocano un fenomeno (le baby gang, la casta, il generale Inverno) senza sprecare inchiostro né spazio. (L'Unione Sarda.it)

Il numero chiuso nei principali centri turistici campani: Un dibattito in corso

Nella quinta giornata del contributo di accesso a Venezia, si conferma la stabilità del numero di visitatori giornalieri paganti, ma si conferma anche un calo rispetto al weekend precedente. (tviweb)

Ancora un approfondimento della Rai sulle zone turistiche della Campania da Sorrento a Capri e ora alla Costa d’ Amalfi sulla tematica dell’overtourism e del contingentamento agli accessi. Prosegue il dibattito sull’ipotesi di numero chiuso, sul modello di Venezia, anche nelle principali località turistiche campane. (Positanonews)

Il dibattito sull’ipotesi di adottare un sistema di “numero chiuso“, seguendo il modello di Venezia, sta guadagnando terreno nelle principali località turistiche della Campania. Secondo un servizio della Tgr Rai Campania, il vice presidente di Confindustria Salerno, Vito Cinque, si è espresso a favore di una programmazione compartimentata degli arrivi lungo la Costiera Amalfitana. (Positanonews)