Pfizer avverte su seconda dose a 42 giorni: ”Risultato non garantito”

Money.it INTERNO

La decisione del Governo di posticipare l’inoculazione della seconda dose di vaccino a mRNA non è stata presa su basi scientifiche.

Le disposizioni per la seconda dose seguono quelle identiche del Regno Unito.

I CDC statunitensi tutt’ora raccomandano di ricevere la seconda dose di vaccino Pfizer o Moderna entro e non oltre i 42 giorni

Ministero della Salute posticipa la seconda dose a 42 giorni anziché 21. (Money.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Ieri la siviera bucata in Acciaieria 2, oggi una fuga di gas: episodi simili sono ormai all’ordine del giorno. La rilevante portata è testimoniata dal fatto che sono state allontanate centinaia di lavoratori, sia nel reparto interessato dalla fuga, che in quelli vicini. (Tarantini Time)

Entro domenica 16 maggio, inoltre, saranno ultimati i lavori nei 20 nuovi centri vaccinali che la Protezione civile regionale ha allestito in Sicilia e che saranno aperti:. a Palermo città, a Bagheria, Cefalù e Misilmeri, nel Palermitano;. (il Fatto Nisseno)

"Pfizer - ha precisato - non ha mai fatto affermazioni su un range di seconda somministrazione più ampio. La direttrice medica di Pfizer Italia Valeria Marino ospite di Studio24 Pfizer Italia su richiamo a 42 giorni: "No problemi per chi l'ha utilizzato regime analogo" "Pfizer - ha precisato - non ha mai fatto affermazioni su un range di seconda somministrazione più ampio. (Rai News)

L’Unità di crisi della Regione ha così dato mandato alle Aziende sanitarie di prevedere l’intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose a distanza di un mese, in ragione del nuovo programma di consegne comunicato dalla struttura commissariale. (LaPresse)

Lo ha detto il commissario all’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, in visita all’hub vaccinale di Porto Marghera (Venezia) Non mi permetterei mai di tirare la giacca agli scienziati, è stata una decisione degli scienziati”. (LaPresse)

Presto il vaccino anti Covid potrebbe non essere più da inoculare ma semplicemente da ingoiare con una pillola. «I tempi nella ricerca non sono mai un dato certo – ha spiegato – l’ipotesi è che entro fine anno avremo finito gli studi e che il farmaco sarà disponibile a partire dal 2022» (il Fatto Nisseno)