Ritorno a scuola ora, test salivari e vaccini agli studenti da settembre. Fedriga: la verità va detta [IL PUNTO]

Tecnica della Scuola INTERNO

Si svolgerà martedì 20 aprile alle ore 17 l’annunciato incontro Governo–Regioni sulla riapertura delle attività, ad iniziare dalla scuola al 100% in programma dal 26 aprile.

Fedriga ha specificato che bisogna “trovare soluzioni ma” anche “raccontare la verità e dire fin dove è possibile arrivare, altrimenti si fanno danni.

“La volontà del premier Mario Draghi” di riportare tutti i ragazzi in presenza a scuola, ha detto il titolare del MI, “vuole essere un segno importante che pone la scuola prima di tutto”

Fedriga: dire la verità. (Tecnica della Scuola)

Su altre fonti

er quanto riguarda gli spostamenti, verrà introdotto un pass che servirà per muoversi e accedere agli eventi. Non sarà però sicuramente pronto per il 26 aprile: dovrebbe diventare operativo tra giugno e luglio. (Sky Tg24 )

L’Ausl ha fatto subito scattare le quarantene mentre la dirigenza scolastica ha fatto partire una segnalazione ai carabinieri. Il fatto è accaduto lo scorso 8 aprile, quando la madre si era recata a scuola per riportare a casa la bambina perché risultata positiva. (Orizzonte Scuola)

A gravare sul dato, però, ce ne sono 18 di una sola scuola, finite in quarantena per un docente positivo al Covid e che insegna in un numero elevato di sezioni. Nei sette giorni appena trascorsi sono stati effettuati 799 tamponi (per un totale di 50843 da inizio anno scolastico), 94 dei quali sono risultati positivi: questo elemento ha portato le autorità sanitarie locali a disporre la quarantena per le 72 classi. (BergamoNews.it)

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2,6%. La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 135 nuovi casi, seguita da Bologna (128). (Regione Emilia Romagna)

“Scuola in presenza non può essere sinonimo di verifiche in massa, gli studenti non ce la fanno più. (LaPresse) – Sulla scuola in presenza “l’ennesimo cambio non ci fa bene. (LaPresse)

A dirlo sono Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda di Roma e Lazio. "Il Governo non ha rappresentato ancora quel cambio di rotta atteso dalla comunità educante, la situazione è rimasta identica sul piano nazionale", scrivono le sigle sindacali. (Sky Tg24 )