S&P alza stime Pil Europa 2021 a +5,1%, per Italia su a +6%

LaPresse ECONOMIA

(LaPresse) – “Il rimbalzo dell’economia europea da quando sono state tolte le restrizioni a marzo/aprile è stato è stato sorprendentemente forte, sia in termini di Pil che di occupazione, portandoci ad aumentare le nostre previsioni di crescita per il 2021 al 5,1%, dal 4,4% delle nostre precedenti previsioni”.

Per l’Italia S&P stima una crescita del 6% nel 2021, seguita da un rimbalzo a +4,4% nel 2022 e un incremento del Pil dell’1,8% nel 2023

Lo scrive S&P Global Ratings in una nota. (LaPresse)

Su altre testate

Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è pari a -6,1% del Pil Nel 2020 il tasso di variazione del Pil in volume è pari a -8,9%, invariato rispetto alla stima di marzo. (Gazzetta di Salerno)

Più basso delle stime, invece, il rapporto debito/Pil, certificato dall’Istat a 155,6% contro le stime precedenti che lo davano a 155,8%. La pressione fiscale complessiva nel 2020 è risultata pari al 42,8 %, in aumento rispetto al 42,4% dell’anno precedente, anche se inferiore a quanto stimato nell’ultimo Def (43,1%). (Firenze Post)

Più basso delle stime, invece, il rapporto debito/Pil, certificato dall'Istat a 155,6% contro le stime precedenti che lo davano a 155,8%. Nel 2020 l'economia italiana ha subito una "contrazione di entità eccezionale" pari a -8,9% (San Marino Rtv)

La quota di profitto delle imprese non finanziarie (espressa come rapporto tra risultato lordo di gestione e valore aggiunto lordo ai prezzi base) è salita al 43,0% dal 42,5% dell'anno precedente. In rialzo la pressione fiscale complessiva, nel 2020 al 42,8% dal 42,4% dell'anno precedente, a causa della "minore flessione delle entrate fiscali e contributive (-6,7%)" rispetto a quella del Pil (La Gazzetta del Mezzogiorno)

L’incremento su base mensile è determinato dall’andamento positivo sul mercato interno (+1,7%) mentre si rileva un moderato calo su quello estero (-0,8%). In termini tendenziali, l’indice corretto per gli effetti di calendario mostra aumenti diffusi in tutti i settori”. (In Terris)

(DIRE) Roma, 22 Set. – Nel 2020 la pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 42,8%, in aumento rispetto all’anno precedente, per la minore flessione delle entrate fiscali e contributive (-6,7%) rispetto a quella del Pil a prezzi correnti (diminuito del -7,9%). (ilMetropolitano.it)