Briganti: recensione della serie Netflix

Briganti: recensione della serie Netflix

“Uomini si nasce, briganti si muore”, dice il testo dell’esistente brano dei Musicanova, colonna sonora di L’eredità della priora, sceneggiato Rai del 1980 che vedeva come sfondo il brigantaggio post-unitario. Un periodo difficile per il nostro Paese, pieno di malcontenti, guerriglie e oppressioni che nascevano all’alba del nuovo Regno d’Italia. È in questo contesto che si incasella Briganti, dramma in costume dallo spiccato retrogusto western di produzione Netflix creato dai GRAMS, collettivo di cinque giovani artisti, Re Salvador, Eleonora Trucchi, Marco Raspanti, Giacomo Mazzarini e Antonio Le Fosse che hanno inoltre lavorato sulla sceneggiatura, con quest’ultimo in veste anche di regista insieme a Steve Saint Leger e Nicola Sorcinelli. (Cinefilos.it)

La notizia riportata su altri giornali

Con Luna Nera, l’esperimento di Netflix Italia di raccontare una storia ambientata in un’altra epoca era fallito miseramente. Briganti su Netflix segue l’esempio de La Legge di Lidia Pöet: non importa essere aderenti alla Storia, ma catturare il pubblico con personaggi che assecondino gusti già noti al pubblico (Tvblog)

Una storia ambientata nel sud Italia di metà Ottocento, con al centro il fenomeno del brigantaggio visto attraverso un inedito sguardo femminile. Si chiama Briganti la nuova serie internazionale di genere crime-western disponibile da oggi, martedì 23 aprile, su Netflix: sei episodi prodotti da Fabula Pictures, in associazione con Los Hermanos srl, con il contributo del ministero della Cultura e dell’Apulia film fund di Apulia film commission e Regione Puglia. (Telebari)

ROMA – Continuano i nostri incontri tra un caffè e qualche biscotto al nostro Hot Corner nella redazione romana: questa volta è venuto a trovarci Nicola Sorcinelli per parlare del clima e della sua esperienza sul set della serie Briganti – da oggi disponibile su Netflix e con protagonisti, tra gli altri, Matilda Lutz, Michela De Rossi, Ivana Lotito e Marlon Joubert – di cui ha curato la regia assieme a Antonio Le Fosse e Steve Saint Leger. (The Hot Corn Italy)

Briganti, cosa funziona e cosa no nella serie Netflix sul brigantaggio

La serie tv è stata girata per gran parte in Puglia - tra Lecce, Nardò, Melpignano, Brindisi e Altamura - ed annovera nel cast attori importanti come Michela De Rossi nel ruolo di Filomena, Ivana Lotito nel ruolo di Ciccilla e Matilda Lutz nel ruolo di Michelina De Cesare. (quotidianodipuglia.it)

«Mi sono perso nell’ambiente che lo ha formato, nella sua vita rocambolesca: ha assistito all’assassinio del padre, ha fatto parte dell’esercito borbonico, è passato dai sanguinosi fatti di Casalduni e Pontelandolfo alla politica, per poi finire a Londra e Marsiglia. (Vanity Fair Italia)

Briganti Briganti, cosa funziona e cosa no nella serie Netflix sul brigantaggio (Today.it)