Portogallo, 50 anni di libertà

Portogallo, 50 anni di libertà
Corriere del Ticino ESTERI

Nella primavera del 1974 l’Europa guardò inizialmente con paura al Portogallo: «Si temeva che potesse ripetersi quanto accaduto in Grecia con i colonnelli, ma poi si scoprì che i militari lusitani avevano un programma preciso e molto diverso dalla giunta golpista di Atene. Volevano infatti “democratizzare”, “sviluppare” e “decolonizzare” il proprio Paese». Chiudere per sempre, insomma, con l’Estado Novo, «un autoritarismo strettamente innervato dal colonialismo - lo definisce Vincenzo Russo - Quando salì al potere, Salazar guardò sicuramente al fascismo di Mussolini, di cui copiò il corporativismo, il partito unico, la polizia politica, la censura preventiva, senza però farne propria anche la mitologia rivoluzionaria, il culto della personalità. (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altre fonti

Il 25 aprile 1974 i militari portoghesi misero i fiori sui loro fucili e la Rivoluzione dei Garofani, guidata dal movimento delle Forze Armate, rimosse in modo pacifico la dittatura più antica d’Europa. (Il Fatto Quotidiano)

«Ma per strada fummo subito fermati, ci dissero di tornare indietro. Capii che stava succedendo qualcosa di grande, di importante, ma ero anche disorientato. (Corriere del Ticino)

Oltre all’Italia anche il Portogallo festeggia il suo 25 aprile. Mentre in Italia si celebra la Festa della Liberazione per commemorare la fine del nazifascismo e la caduta del regime fascista, in Portogallo il 25 aprile segna l’anniversario della Rivoluzione dei Garofani del 1974 (in portoghese Revolução dos cravos). (FIRSTonline)

Portogallo: quando i garofani sbocciarono dai cannoni

I fantasmi evocati in questa biennale hanno un valore poetico. (il manifesto)

E sancì un’alleanza spontanea fra i militari – stanchi di andare a combattere e morire per quasi un ventennio nelle colonie portoghesi, dall’Angola al Mozambico, dalla Guinea-Bissau a Capo Verde – e la popolazione civile che scese in piazza insieme a loro. (Il Fatto Quotidiano)

Quel giorno, il 25 aprile 1974, il cielo era mutevole, nuvole e pioggia. Bisogna guardare verso il Tago, dando le spalle all’arco di trionfo di Piazza del Commercio, la porta di Lisbona. (la Repubblica)