Heineken: 93 esuberi. La metà dei tagli nel Milanese

Il Giorno ECONOMIA

Il piano di esuberi coinvolge sia gli addetti alla produzione che quelli della rete esterna, oltre al personale di sede.

Il gruppo Heineken Italia ha annunciato un piano di esuberi che potrebbe far saltare 46 posti nel quartier generale di Sesto San Giovanni in un periodo già segnato da una pesante crisi occupazionale.

La riorganizzazione a livello mondiale del colosso della birra per l’Italia si traduce in 93 esuberi complessivi e in una "azione di terziarizzazione su tutti e 4 gli stabilimenti della penisola". (Il Giorno)

La notizia riportata su altri media

I tagli colpiranno duro nella sede centrale di Sesto San Giovanni, al confine con Milano, dove sono previsti 46 esuberi. Ma intanto i sindacati hanno annunciato lo stato di agitazione. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

I birrifici della multinazionale olandese presenti in Italia sono: Comun Nuovo (BG), Pollein (AO), Massafra (TA) e Assemini (CA). Pesante la situazione a Sesto San Giovanni dove sono previsti 46 esuberi. (La Prima Pagina)

I sindacati: L'annuncio di Heineken è inaccettabile. La preoccupazione dei dipendenti, comunque, cresce di giorno in giorno poiché consci che il divieto di licenziare, prima o poi, verrà meno. in foto: (LaPresse). (Fanpage.it)

Heineken taglia: 93 esuberi in Italia,. la metà nella sede di Sesto San Giovanni. Pubblicato il 26 novembre 2020 | 10:35. Heineken è pronta a tagliare in Italia. Una riorganizzazione con l'obiettivo di ridurre i costi, congelata momentaneamente solo dall'impossibilità di fare licenziamenti, bloccati dal governo in era di coronavirus. (Italia a Tavola)

Il piano di esuberi coinvolge sia gli addetti alla produzione che quelli della rete esterna, oltre che il personale di sede. "È una scelta inaccettabile, che le organizzazioni sindacali non potranno mai condividere", sottolinea Gennaro De Falco, segretario della Fai Cisl di Milano. (IL GIORNO)

Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil in una nota stigmatizzano l'iniziativa della Heineken, definendola "inaccettabile, ancor più in un momento storico e straordinario come quello che stiamo vivendo, legato ad un’emergenza sanitaria senza precedenti”. (Valledaostaglocal.it)