Area Studi Mediobanca: il 63,5% delle cantine prevede riduzione fatturato 2020

vinialsupermercato.it ECONOMIA

L’INDUSTRIA VINICOLA ITALIANA DOPO IL COVID-19. Il 63,5% delle aziende prevede di subire nel 2020 un calo delle vendite con una flessione addirittura superiore al 10% per il 41,2% del campione.

In tema di certificazioni di sostenibilità, 5 società hanno aderito al progetto ministeriale V.I.V.A., una società ha conseguito la certificazione Equalitas.

Anche gli spumanti hanno rallentato nel 2019 (-0,2%), mentre i vini non spumanti sono cresciuti dell’1,5%. (vinialsupermercato.it)

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La riduzione più importante è quella degli spumanti (-23,9%) seguiti da. S.p.A. e s.r.l. (-16,7%). e la caduta del commercio mondiale stimata dalla World Trade Organization tra il 15% e il 30%. (agenzia giornalistica opinione)

Il 63,5% delle aziende prevede di subire nel 2020 un calo delle vendite con una flessione addirittura superiore al 10% per il 41,2% del campione. L’effetto Covid-19 prevede per il settore una perdita secca: una riduzione stimabile del settore vinicolo tra il 20% e il 25% rispetto al 2019. (InformaCibo)

Ipotizzando per i mesi a seguire una riapertura dei canali extra-Gdo a ritmi inferiori del 30% rispetto ai livelli dell'anno precedente, si registrerebbe un'ulteriore contrazione del fatturato pari a 0,5 miliardi di euro. (Borsa Italiana)

Lo studio analizza le 215 principali società di capitali italiane, con fatturato 2018 superiore ai 20 milioni di euro e 14 imprese internazionali quotate con fatturato superiore a 150 milioni di euro. Le imprese vitivinicole italiane rischiano di uscire con le ossa rotte dall’emergenza sanitaria causata dal COVID-19. (Wall Street Italia)

Quanto al mercato domestico, considerato che circa il 65% delle vendite nazionali è veicolato da canali diversi dalla GDO, il solo lockdown fino alla metà di maggio avrebbe comportato una perdita di oltre 0,5 miliardi. (Federvini)

Le restanti 12 società (1,3 miliardi, 25% del totale), di cui il 60% circa sono familiari, non fanno alcun riferimento alla sostenibilità nei propri siti. In tema di certificazioni di sostenibilità, solo 5 società hanno aderito al progetto ministeriale V. (FIRSTonline)