Ambiente svenduto, a luglio si decide per Potenza

Ambiente svenduto, a luglio si decide per Potenza
Taranto Buonasera INTERNO

Di Annalisa Latartara Si conoscerà a luglio la decisione della Corte d'assise d'appello di Taranto sulla richiesta di trasferimento a Potenza del processo Ambiente svenduto. La prima udienza del giudizio di secondo grado sul presunto disastro ambientale dell'Ilva targata Riva si è tenuta la mattina di venerdì 19 aprile. Dopo la costituzione delle parti, il presidente Antonio Del Coco (a latere l'altro giudice togato Ugo Bassi e sei giudici popolari) ha calendarizzato le prossime udienze, tutte di venerdì giorno in cui è disponibile l'aula bunker della vecchia sede della Corte di appello, al quartiere Paolo VI (Taranto Buonasera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Tra questi, l’ex presidente della Regione Nichi V… Al centro il presunto disastro ambientale causato dall’ex Ilva durante la gestione Riva. (La Repubblica)

Taranto. La direttrice dell’area Epidemiologia e Care Intelligence dell’Aress Puglia, sulla questione dell’aggiornamento dello studio epidemiologico su Taranto relativo anche alle emissioni dell’ex Ilva, conferma che in relazione alle dichiarazioni del prof. (StatoQuotidiano.it)

I vertici dell’Ilva targata Riva ed esponenti politici degli anni 2009- 2013 compariranno davanti alla Corte d’assise d’appello di Taranto (Sezione distaccata di Lecce), presieduta dal giudice Antonio Del Coco, con a latere il giudice togato Ugo Bassi e sei giudici popolari, nell’aula bunker della vecchia sede della Corte d’appello, al quartiere Paolo VI (Taranto Buonasera)

Perugia, manifesti su Assange attaccati da attivisti su “EDICOLA CUCINA”, l’appello del proprietario:”Venite a toglierli”…

In primo grado furono 26 le condanne nei confronti dirigenti della fabbrica, manager e politici, per circa 270 anni di carcere. La Corte d'assise d'appello è presieduta dal giudice Antonio Del Coco, affiancato dal giudice Ugo Bassi e dalla giuria popolare. (Il Messaggero Veneto)

Nella Corte d’Assise d’appello, presieduta dal giudice Antonio Del Coco,ha preso il via la prima udienza del grado di appello per i presunti responsabili del disastro ambientale del capoluogo jonico. (quotidianodipuglia.it)

Attivisti per Assange col volto coperto dalla maschera “armati” di secchi, colla e scope, hanno attaccato i manifesti sull’edicola che riportavano scritte: “Julian Assange è un giornalista? “Collateral Murder“, “Stop war on journalism”… A fianco dell’edicola anche un uomo con un cartello attaccato al collo insieme agli altri attivisti che si sono resi protagonisti della vicenda . (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)