Hong Kong, Pompeo (Usa): ‘non è più autonoma dalla Cina’. A rischio status piazza finanziaria

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Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha reso noto di aver segnalato al Congresso americano che, considerati i fatti, Hong Kong “non è più autonoma dalla Cina”: una dichiarazione che prelude al peggio per la città stato, visto che la certificazione di Pompeo al Congresso significa che Hong Kong non merita più il trattamento speciale che la legge Usa le ha fino a oggi accordato.

Trattamento speciale che le ha permesso, nel corso di questi ultimi anni, di diventare una delle piazze finanziarie più importanti al mondo e sede di diverse multinazionali. (Finanzaonline.com)

Su altri giornali

Trump ha annunciato immediate contromisure: l’amministrazione Usa comincerà il processo per eliminare le esenzioni che conferiscono ad Hong Kong un trattamento speciale e lo status di «hub finanziario». (Corriere della Sera)

Dopo l'annuncio del provvedimento della scorsa settimana, a Hong Kong sono riscoppiate le proteste che, tra domenica e mercoledì, hanno portato all'arresto di oltre 600 persone. Il Congresso nazionale del popolo ha dato il via libera, con 2.878 voti a favore, all'adozione della controversa legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong, il provvedimento che «punirà secessione, sovversione del potere statale, terrorismo e atti che mettano a rischio la sicurezza nazionale». (Avvenire)

«La stragrande maggioranza dei residenti di Hong Kong rispettosi della legge non hanno nulla da temere», assicura il governo. Washington ha detto che questa legge seppellisce «l’autonomia di Hong Kong da Pechino» e cancella il modello di convivenza «Un Paese due sistemi». (Corriere della Sera)

Una decina di anni fa, sono stato una volta ad Hong Kong, ed esclamavo: ma Hong Kong non è già tornata alla madrepatria? Nello stesso periodo, nelle manifestazioni per la democrazia ad Hong Kong si gridava: “Xiang Gang jia you!”, “Forza Hong Kong!”. (AsiaNews)

In vista del voto, dopo l'annuncio del provvedimento della scorsa settimana, Hong Kong ha visto risalire le proteste che, tra domenica e mercoledì, hanno portato all'arresto di oltre 600 persone. (Ticinonline)

La nota dei quattro Paesi del blocco occidentale lamentava la violazione "diretta degli obblighi internazionali" cinesi secondo la dichiarazione firmata prima della restituzione di Hong Kong e "registrata dall'Onu". (La Repubblica)