Scatta la morsa di Pechino su Hong Kong: via libera alla legge sulla sicurezza. Scatta l’arresto se si prende in giro l’inno cinese

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Stanno imponendo una legge draconiana che può essere utilizzata per mettere a tacere il dissenso a Hong Kong e violare le libertà garantite a Hong Kong» dichiara Frances Eve, vicedirettore dell’associazione Chinese Human Rights Defenders.

«Il partito comunista cinese sta dipingendo un quadro per far sembrare che rispetti la Legge fondamentale, ma non lo è.

A Hong Kong il dibattito in sede al Consiglio legislativo sulla legge di sicurezza nazionale voluta dalla Cina va avanti. (Open)

Su altre testate

Hong Kong nel caos, Wong (dissidente): «Perderemo l'autonomia, chi protesta sarà arrestato e portato in Cina». Cina: contro l'indipendenza di Taiwan anche l'uso della forza. . . Ultimo aggiornamento: 21:36. (Il Messaggero)

La legge statunitense stabilisce che Hong Kong deve essere sottoposta a controllo, con la possibilità di applicare sanzioni agli stranieri che minano le “libertà e l’autonomia fondamentali a Hong Kong”. (Money.it)

Trump ha annunciato immediate contromisure: l’amministrazione Usa comincerà il processo per eliminare le esenzioni che conferiscono ad Hong Kong un trattamento speciale e lo status di «hub finanziario». (Corriere della Sera)

L’ultima frase è ironica e suggerisce che “i codardi” non faranno il tifo per Hong Kong. Una decina di anni fa, sono stato una volta ad Hong Kong, ed esclamavo: ma Hong Kong non è già tornata alla madrepatria? (AsiaNews)

La nota dei quattro Paesi del blocco occidentale lamentava la violazione "diretta degli obblighi internazionali" cinesi secondo la dichiarazione firmata prima della restituzione di Hong Kong e "registrata dall'Onu". (La Repubblica)

Ma così potrebbe non essere più. Annunciato per la prima volta la scorsa settimana, la decisione della Cina di aggirare il legislatore della città e imporre la legge cinese che, in teoria e probabilmente anche in pratica, dovrà reprimere il dissenso e le proteste anticomuniste, di fatto rischia di mandare a monte l’equilibrio “un paese, due sistemi”, che regge i rapporti tra Pechino e Hong Kong dal 1997, ossia da quando, sull’isola, è cessata la sovranità inglese, sostituita da quella cinese. (Business Insider Italia)