Giorgio Zanchini a Ester Mieli (Fdi): «Senatrice, lei è ebrea?». E scoppia il caso in Rai. Le reazioni e la solidarietà, ecco cosa è successo

Giorgio Zanchini a Ester Mieli (Fdi): «Senatrice, lei è ebrea?». E scoppia il caso in Rai. Le reazioni e la solidarietà, ecco cosa è successo
ilmessaggero.it INTERNO

Una domanda mal posta: "Lo chiedo anche a lei così facciamo chiarezza. Lei è ebrea?”. Che offende e innesca un polverone. C'è ancora la Rai al centro della bufera politica. Non c'entra il caso Scurati, che pure gonfia in vista del 25 aprile. Ma un botta e risposta tra Giorgio Zanchini, conduttore di Radio Anch'io e la senatrice di Fratelli d'Italia Ester Mieli, con il conduttore che finisce nel mirino di esponenti di primo piano del governo e della maggioranza. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

La gaffe giusta al momento giusto quella del conduttore Rai Giorgio Zanchini, che fa magicamente evaporare la bufera sul monologo censurato di Antonio Scurati e, allo stesso tempo, offre alla maggioranza insperati pulpiti da cui ribaltare l’inerzia delle polemiche. (Il Dubbio)

«Abbiamo iniziato la trasmissione con una studentessa che ha parlato di antisionismo - ha poi provato a spiegare Zanchini - e le ho chiesto: “non temete che la vostra protesta sfoci nell'antisemitismo?”». (La Stampa)

Un semplice scivolone professionale o qualcosa di più? Il giornalista e conduttore di Radio anch’io il programma quotidiano su Radio Rai 1, Giorgio Zanchini, introduce la sua ospite, la senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli con la domanda «Lei è ebrea?» Domanda inaspettata cui segue la replica indispettita della Mieli: «Lo chiede a tutti gli ospiti quale religione professano?» Che poi aggiunge: «Non penso alcune cose perché sono di religione ebraica e il rispetto e la libertà vale per tutti e non c'entra la religione. (ilGiornale.it)

La senatrice Ester Mieli intervistata da Radio Anch'io, bufera per la domanda 'Lei è ebrea?'

L’imprevedibile e capricciosa regia del caso sa far bene le cose: è significativo – un’autentica nemesi perla sinistra e il suo antico complesso di superiorità – che lo sgradevolissimo scivolone del conduttore Rai Giorgio Zanchini sia avvenuto proprio nelle ultime ventiquattro ore, alla vigilia della ricorrenza di oggi. (Liberoquotidiano.it)

Se Giorgio Zanchini ha un torto, è quello di avere chiesto scusa. Nel caso si discuta di aborto, sarà o no importante sapere se chi parla è un cattolico Pro Vita? Nel caso si discuta di eutanasia, sarà importante o no sapere che chi parla è un militante radicale? Nel caso di discuta di diritti delle donne o di matrimoni combinati, sarà importante o no sapere che chi parla è un Imam? Compito del giornalista è porre qualsiasi domanda ritenga utile, fino a un millimetro prima che si configuri il reato di diffamazione. (ilGiornale.it)

Fratelli d'Italia e il presidente del Senato La Russa condannano l'accaduto, definendolo "inaccettabile". Il conduttore di Radio Anch'io Zanchini: "Sono dispiaciuto se la senatrice Mieli si è sentita offesa o se posso aver urtato la sua sensibilità, ma il mio intento era esattamente l'opposto" (Sky Tg24 )