Generali, il patto Caltagirone-Delfin-Crt sale al 15,17% e studia nuove strategie nel risparmio gestito

La Repubblica ECONOMIA

E più passano i giorni, più si riducono le chance di pacificazione tra i grandi soci privati, da un anno in rotta con il management triestino, e Mediobanca, primo azionista al 12,93% (rafforzato al 17,2% con un prestito titoli), che sostiene la conferma dell'ad Philippe Donnet entro una lista del cda uscente

Il patto parasociale a tre fra Caltagirone, Del Vecchio e Fondazione Crt è salito al 15,171% nel capitale di Generali. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Poi, dal primo gennaio, mi occuperò di realizzare quello presentato oggi. Ricordo che la maggioranza dei consiglieri non esecutivi ha espresso l’intenzione d’inserirmi nella lista eventualmente proposta dal consiglio uscente, indicandomi come amministratore delegato” (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

La partita si gioca a un altro livello, riguarda il futuro dell'unico gruppo finanziario italiano di peso internazionale, ed è appena iniziata Ma lo scontro in corso è di quelli «finali», dopo i quali nulla sarà più come prima. (ilGiornale.it)

Previsto il lancio di un piano di buyback da 500 milioni di euro la cui approvazione verrà sottoposta all'assemblea di bilancio del 29 aprile prossimo. Sono i tre pilastri della nuova strategia triennale 2022-2024 del Gruppo Generali su cui si basa il piano 'Lifetime Partner 24: Driving Growth'. (Tiscali.it)

on la presentazione del piano industriale 2022-2024, le Generali si dividono in due, tra chi come l’ad Philippe Donnet tira dritto con il supporto del primo e storico azionista Mediobanca (socia al 12,9% e al 17,2% dei diritti di voto), e chi come il patto di consultazione che riunisce Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e la Fondazione Crt (che insieme hanno il 15,64% del Leone) pensa che la compagnia di Trieste debba e possa fare di più (La Repubblica)

Più utili e più dividendi per Generali che ieri ha presentato la strategia 2022-2024 e ha rivendicato i risultati conseguiti dall'ad Philippe Donnet, alla guida del gruppo dal 2016 e per il cui rinnovo si è aperta una guerra tra i soci. (ilGiornale.it)

E il mercato ne ha preso atto con una certa freddezza visto che alle 11.10 il titolo quotava 18,51 euro, il prezzo della vigilia. Anche gli analisti di Jefferies (target price a 17 euro) sono in parte dubbiosi. (ilmessaggero.it)