I campus italiani si riempIono di tende Il governo si prepara a reprimerle

I campus italiani si riempIono di tende Il governo si prepara a reprimerle
il manifesto ESTERI

Se a Parigi, Berlino, Amsterdam i governi hanno scelto di usare il pugno duro sugli studenti che protestano contro il massacro dei palestinesi e la militarizzazione dell’Europa, la Spagna di Pedro Sánchez, ancora una volta, è andata in controtendenza. Martedì sera la ministra per la scienza, l’innovazione e l’università, Diana Morant si è detta, a nome del governo, «orgogliosa» della mobilitazione nelle università iberiche e «degli studenti che pensano in modo critico, lo esercitano e lo trasmettono alla società, gli atenei non sono solo spazi di formazione accademica, ma anche di formazione del pensiero». (il manifesto)

Ne parlano anche altre testate

Intervista allo storico dell'Università di Houston Robert Buzzanco sulle mobilitazioni in corso nei campus universitari negli Stati Uniti: “Più le proteste nei (Fanpage.it)

I Giovani Palestinesi lanciano l'Intifada studentesca all'Università (LAPRESSE)

Dopo Bologna, Roma, Napoli e Palermo anche Padova si aggiunge all’Intifada studentesca in Italia, come altre Università faranno in queste ore. (ilgazzettino.it)

«Una tragedia che suscita reazioni ma l'ateneo non va monopolizzato»

“Dopo Bologna, Roma, Napoli e Palermo anche Padova si aggiunge all’Intifada studentesca in Italia, come altre Università faranno in queste ore”. Studenti e studentesse hanno scelto di seguire l’esempio dei campus statunitensi, occupando Palazzo Bo per ottenere il boicottaggio accademico al Senato Accademico del 14 maggio. (Il Mattino di Padova)

Un altro striscione con scritto «Fermiamo il massacro del popolo palestinese» è stato esposto a una delle balconate. I ragazzi hanno anche piantato un piccolo ulivo nel giardino come «atto di liberazione». (Corriere Milano)

Del Pero ammette che «nel corpo insegnante non tutti la pensano allo stesso modo». E il singolo professore, invece, come deve comportarsi? Il pericolo di una politicizzazione degli spazi accademici è stato evocato anche da Vaccaro, secondo cui «la libertà accademica non va confusa con il credo politico». (Corriere del Ticino)