Revoca concessione ad Autostrade, a Roma il consiglio dei ministri

Primocanale INTERNO

L'obiettivo del premier Giuseppe Conte, dopo il cambio di passo registrato sul dossier Autostrade, è quello di arrivare alla revoca definitiva della concessione nei confronti della famiglia Benetton.

Da un punto di vista parlamentare non credo che la revoca della concessione sia di competenza solo della maggioranza, ma dovrebbe riguardare tutti i parlamentari.

Porterò la questione della revoca in Consiglio dei ministri e decideremo collegialmente, ma non siamo disponibili a concedere ulteriori benefici" ha spiegato il premier. (Primocanale)

Ne parlano anche altre fonti

Autostrade Italia è posseduta all’88% da Atlantia Spa, società nata nel 2002 che opera nel settore delle infrastrutture autostradale ed aeroportuali. La Fondazione CrCuneo ha investito in Atlantia 27 milioni e 334 mila euro nel 2016 e 22 milioni e 660 mila euro nel 2017. (TargatoCn.it)

Ma soprattutto rappresenta anche una frenata rispetto all’ipotesi della revoca, che negli ultimi giorni sembrava invece la più probabile, almeno nelle dichiarazioni ufficiali. Una parentesi che, al di là delle rassicurazioni degli ultimi giorni, rappresenterebbe un passaggio tutt’altro che semplice. (FormulaPassion.it)

Ovvero che “è tuttavia nostro dovere difendere le due aziende, Aspi ed Atlantia, ed i loro dipendenti, finanziatori ed azionisti. “Io oggi credo che il Consiglio dei ministri sia chiamato a prendere una decisione politica. (Il Fatto Quotidiano)

Segno che sulla revoca della concessione si gioca più che il solo dossier Autostrade. Spunta intanto una nuova ipotesi: quella di un commissario, per evitare il default di Autostrade e la perdita di posti di lavoro. (Il Riformista)

Ha vinto il capo politico reggente Vito Crimi: “Quel che andava fatto è stato fatto”. A proposito di pacchia, ha vinto Atlantia, la casa madre di autostrade, che ha visto il titolo schizzare oltre il 20 per cento in Borsa. (L'HuffPost)

e P.IVA 06823221004 - R.E.A. Milano n. 1690166. Cap. (Liberoquotidiano.it)