Crimini e IA, il procuratore Romanelli: “Deepfake e terrorismo, il pericolo corre sempre più veloce”

La minaccia dei deepfake, gli attacchi ai sistemi informatici, le nuove frontiere della tecnologia al (potenziale) servizio delle organizzazioni criminali. E soprattutto la necessità inderogabile di individuare sistemi di difesa in grado di prevenire attacchi informatici sempre più efficacemente subdoli. A “Repubblica delle Idee” si parla di intelligenza artificiale e crimine: nella Cappella Palatina di Palazzo Reale, insieme a Laura Pertici, il vicedirettore di Repubblica Carlo Bonini e Giuliano Foschini hanno dialogato con Maurizio Romanelli, procuratore reggente a Lodi 3 e da anni aggiunto a Milano, specializzato in antimafia e antiterrorismo, a lungo coordinatore dele indagini legate alle affiliazioni dell’Isis in Italia (La Repubblica)

La notizia riportata su altri media

“L’intelligenza artificiale renderà più facile commettere crimini informatici, anche per la criminalità organizzata”. L' Ai agevolerà il crimine informatico, in cui è ormai coinvolta anche gran parte della criminalità organizzata tradizionale. (lavialibera)

Questo l’obiettivo del seminario “Evoluzione della Cyber Security nell’ambito della Difesa: l’impatto dell’AI nel mondo Cyber” organizzato dalla Scuola Alta Formazione di DEAS – Difesa E Analisi Sistemi Spa insieme al Centro Alti Studi Difesa (CASD), che si è tenuto a Palazzo Salviati, sede del CASD. (ilmessaggero.it)

IA sul campo di battaglia: l'incubo dei dati avvelenati

“Non credo che i nostri dati siano avvelenati ora”, ha sottolineato il vice segretario alla difesa USA , Jennifer Swanson, mercoledì alla conferenza del Potomac Officers Club, “ma quando combatteremo contro un avversario quasi alla pari, dovremo sapere esattamente quali sono i vettori di minaccia”. (Scenari Economici)

Per questa ragione, Microsoft si sta impegnando a sviluppare un’intelligenza artificiale sicura, etica e trasparente. L’adozione diffusa dei sistemi di intelligenza artificiale generativa, alimentati da grandi modelli di linguaggio (LLM), introduce nuove sfide di sicurezza informatica che richiedono strategie di mitigazione innovative. (Cyber Security 360)