Rialzo in vista per le rate dei mutui. Cosa fare

Wall Street Italia ECONOMIA

L‘inflazione alle stelle spingerà i tassi di interesse sempre più alto. E più rapidamente delle attese. Si evince dal confronto della curva dei Futures sull’Euribor a 3 mesi, l’indice di riferimento per la determinazione dei tassi dei mutui a tasso variabile, rilevata il 13 settembre e quella registrata a fine settembre. Se a metà settembre i mercati preannunciavano un aumento del costo del denaro pari al 2% entro la fine dell’anno, per poi raggiungere il 2,50% a giugno e assestarsi tra il 2,25% e il 2,5% per i successivi 4 anni e mezzo; nella rilevazione di fine settembre, invece, lo scenario è profondamente cambiato: si dovrebbe toccare il 2% già a novembre, per avvicinarsi al 2,5% a dicembre e andare oltre il 3% già a marzo, fino a sfiorare il 3,5% tra un anno. (Wall Street Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Crescono i tassi e con loro i costi per i cittadini: i mutui lievitano di quasi 60 euro al mese. A metterlo in evidenza è Federconsumatori, che osserva come per chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile la rata, in nove mesi, è aumentata mediamente di +59,45 euro al mese. (CorriereRomagna)

Ora si deve fare i conti con l’inversione del trend (Corriere della Sera)

Nello stesso periodo la rete ha raggiunto i 117 corner finanziari operativi in altrettante agenzie Remax sul territorio nazionale, con una crescita del 17% anno su anno. (SimplyBiz - Dedicato a chi opera nel mondo del credito)

Si tratta del rialzo più alto della storia dell’Euro che ha conseguenze immediate sulle famiglie titolari di un mutuo a tasso variabile e sulle nuove accensioni, riducendo la platea di persone che riescono ad accedere ai finanziamenti. (Tribuna Economica)

Inflazione, è allarme mutui: ormai verso il 3,5%. Per il tasso variabile 80 euro in più al mese Gli operatori iniziano a intravedere un’accelerata più forte delle attese e si aspettano un livello al 2,5% già a dicembre per il variabile (La Stampa)

Di fronte all’impennata dei prezzi e alla crisi energetica, la Banca centrale europea (BCE) ha scelto la linea dura. Le tensioni geopolitiche seguite all’aggressione russa all’Ucraina hanno innescato una fase di crescita galoppante dell’inflazione, che si è riverberata sul costo dei mutui immobiliari. (in20righe.it)