Siamo quelli che spendono di più per la salute

Ticinonline ECONOMIA

a Svizzera è il paese europeo che spende di più per la salute: il costo totale rappresenta l'11,9% del prodotto interno lordo (PIL), secondo cifre relative al 2018 e rese note oggi a Bruxelles da Eurostat.

Anche Polonia, Lituania, Estonia, Slovacchia e Ungheria si situano sotto la media europea con percentuali tra il 6,7% e il 6,2%.

Solo il Liechtenstein con 8'380 euro spende più della Svizzera in questa speciale classifica. (Ticinonline)

Ne parlano anche altre fonti

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna risultano in crescita, soprattutto gli investimenti fissi lordi e le esportazioni. La variazione acquisita per il 2020 è pari a -8,3%. (Il Giornale delle Partite IVA)

sat/mrv/red Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna risultano in crescita, soprattutto gli investimenti fissi lordi e le esportazioni. (Italpress)

Dal lato lavorativo emerge che “nel terzo trimestre del 2020 le ore lavorate hanno registrato un incremento del 21% rispetto al trimestre precedente. Oggi in Italia le imprese “giovani” sono quasi 530.000, ovvero l’8,7% di tutto il sistema produttivo nazionale, un numero rilevante anche se in calo di 80mila unità rispetto a cinque anni fa. (Farodiroma)

Il dato sulla crescita congiunturale del Pil diffuso il 30 ottobre 2020 era pari al 16,1% mentre il calo tendenziale era del -4,7%. Il terzo trimestre del 2020 ha avuto quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2019. (Il Tabloid)

Numeri al ribasso rispetto ai numeri congiunturali pubblicati a fine ottobre. ROMA – Sono stati pubblicati i dati definitivi dell’Istat sul terzo trimestre. (News Mondo)

“Il terzo trimestre del 2020 vede una crescita del Pil inferiore alle aspettative, ma si tratta in ogni caso di un mero rimbalzo tecnico legato alle riaperture delle attività in tutta Italia dopo il lockdown scattato a marzo – spiega il presidente Carlo Rienzi – I numeri dell’economia italiana, specie se rapportati al 2019, continuano ad essere estremamente negativi, e sono purtroppo destinati a peggiorare: la ripresa dei consumi e di tutti gli altri indicatori economici registrata nel III trimestre dovrà infatti fare i conti con le restrizioni e i lockdown regionali scattati a novembre, e con una forte tendenza delle famiglie a contrarre la spesa nell’ultimo periodo dell’anno. (Il Tabloid)