Anche la Bce adesso vede la recessione alle porte

Contropiano ECONOMIA

C’è l’inflazione che preoccupa di più: “le preoccupazioni che avevamo a luglio non sono state alleviate”.

Nell’intervista spiega poi che “anche se entrassimo in recessione, sarebbe abbastanza improbabile che le pressioni inflazionistiche scendano da sole.

La Schnabel, riferendosi alla decisione della Bce di alzare i tassi di mezzo punto a luglio e alle prospettive per la riunione dell’8 settembre appare preoccupata dall’inflazione. (Contropiano)

Ne parlano anche altre fonti

I dati Eurostat sembrano dare maggior concretezza alle sue preoccupazioni, se si considera che un anno fa il tasso era del 2,2%. A livello mensile l'inflazione nell'Eurozona è aumentata dello 0,1%, in rallentamento rispetto allo 0,8% di giugno e in linea con le attese. (la Repubblica)

“Qualsiasi decisione verrà presa sulla base dei dati in arrivo”, ha affermato l’esponente della Bce. Parole che suggeriscono l’appoggio della Schnabel a un altro aumento di 50 pb potrebbe arrivare il mese prossimo. (Borse.it)

Restando fuori dal listino principali, ben comprate anche Ariston (+3,29%), Datalogic (+3,81%), Brembo (2,36%) e nel comparto del lusso Moncler (+2%). Tra i peggiori invece ancora Telecomitalia (-1,37%), seguita da Saipem (-1,28%) (Milano Finanza)

Rispetto a giugno, l’inflazione annuale è diminuita in sei Stati membri, è rimasta stabile in tre ed è aumentata in diciotto L’inflazione annuale dell’Unione Europea è stata invece del 9,8%, in aumento rispetto al 9,6% di giugno (l’anno scorso era del 2,5%). (Il Fatto Quotidiano)

Non è nemmeno chiaro che ci sarà una recessione tecnica nell'area dell'euro. È quanto affermain un'intervista alla Reuters, pubblicata sul sito della Bce. Alcuni dei rischi al ribasso che abbiamo identificato a giugno – evidenzia Schnabel – si stanno ora concretizzando. (Borsa Italiana)

I tassi annualizzati più bassi sono stati registrati in Francia, Malta (entrambi 6,8%) e Finlandia (8,0%). - BRUXELLES, 18 AGO - Il tasso di inflazione annuale dell'area dell'euro si è attestato all'8,9% nel luglio 2022, in aumento rispetto all'8,6% di giugno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)