Il regalo di Nadal a Madrid: "Non sono pronto, ma gioco per l'amore di questa gente"

Ferito, menomato, ma in campo. Per orgoglio e soprattutto per la gente. “Io ho avuto la fortuna di essere amato in tutto il mondo – dice Rafa Nadal – ma qui a Madrid l’appoggio che ho ricevuto nel corso degli anni è stato qualcosa di speciale. Per quello domani sarà in campo anche se non mi sento bene. La settimana mi ha dato sensazioni positive e altre meno. Il servizio e migliorato, altre cose no. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Ho sempre trovato fantastico giocare a Madrid, non credo di aver ricevuto così tanto affetto in altri luoghi del mondo. Ho tanta voglia di giocare un’ultima volta qui - ha detto il campione maiorchino in conferenza stampa -. (TennisItaliano.it)

Una dichiarazione piuttosto forte, che continua a gettare ombre sulla sua reale possibilità di giocare da protagonista nello Slam a lui più caro e successivamente alle Olimpiadi, che a fine luglio si disputeranno proprio al Bois de Boulogne. (LiveTennis.it)

Atterrato in anticipo nella capitale spagnola dove ha trionfato cinque volte in carriera, il maiorchino nella mattina di mercoledì ha sostenuto un'altra sessione di allenamento opposto a Jiri Lehecka: ritmo sempre più sostenuto, cautela nell'ascolto delle sensazioni che il suo fisico andava inviandogli, volontà di non forzare oltre modo nell'esecuzione di movimenti che potrebbero innescare pericolose ricadute tali da sfociare in un "infortunio che potrebbe essere l'ultimo", che disse lui stesso nei giorni di vigilia a Barcellona. (Tiscali)

Poi le parole che hanno spaventato sul futuro: “Se dovessi arrivare a Parigi nelle condizioni in cui sono attualmente, non giocherei il torneo. (SPORTFACE.IT)

Sinner: "Sono contento di rivedere Nadal, gli auguro solo il meglio" (Eurosport IT)

Un giorno ci ricorderemo di cosa disse Rafael Nadal Parera, il tennista che vinse quattordici volte il Roland Garros, «l’uomo che se anche lo vedi solo camminare all’interno del Bois de Boulogne devi sempre considerarlo il favorito» (Paolo Lorenzi dixit), che poi rivaleggiò ferocemente contro Roger Federer prima di diventarne il miglior amico dopo l’entrata in scena di Novak Djokovic, qu… (la Repubblica)