Un miliardo per le startup e carcere per chi danneggia gli altri con i deepfake: cosa prevede la legge sull'Ai

Un miliardo per le startup e carcere per chi danneggia gli altri con i deepfake: cosa prevede la legge sull'Ai
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la Repubblica INTERNO

Ventisei articoli. Un perimetro di norme che definisce le regole della partita che l’Italia giocherà sull’Intelligenza artificiale. Il disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri contiene molte conferme e poche novità rispetto alla bozza circolata nelle scorse settimane. Pochi gli interventi restrittivi. Più corposi quelli a favorire un’industria dell’Ai che in Italia è in buona parte da costruire. (la Repubblica)

Su altre testate

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di legge sull'Intelligenza Artificiale, che affiancherà il regolamento Europeo recependolo e introducendo nuove norme nell'ordinamento nazionale. (DDay.it)

E negli uffici delle pubbliche amministrazioni, il dirigente (umano) rimane il solo responsabile dei provvedimenti finali. Nello studio professionale l’Intelligenza artificiale sarà utilizzabile solo per attività strumentali. (Italia Oggi)

Lo prevede lo schema di ddl in materia di intelligenza artificiale, licenziato dal consiglio dei ministri del 23/4/2024, per l’approvazione del quale il governo chiederà alle Camere un percorso accelerato, così da diventare legge in termini rapidi. (Italia Oggi)

Nordio: «Reclusione fino a cinque anni per chi reca danno con l'intelligenza artificiale»

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni e del ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha approvato un disegno di legge per l’introduzione di disposizioni e per la delega al Governo in materia di intelligenza artificiale (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il processore integra il modernissimo CPU Qualcomm Oryon, un chip personalizzato che offre prestazioni della CPU fino al 37% più veloci rispetto ai concorrenti, riducendo contemporaneamente il consumo energetico fino al 54%. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

L'aspetto penale può essere devastante perché può creare una realtà che non è più virtuale ma reale, può dare una rappresentazione di una persona realistica, non vignettistica o come fotomontaggio. «Chi diffonde senza il consenso video o immagini alterate con l'intelligenza artificiale, cagionando un danno ingiusto, è punito con la reclusione da 1 a 5 anni. (Corriere TV)