I funerali di Francesco Pio, ucciso dai pitbull. La zia Virginia: «La mia famiglia chiede solo giustizia»

I funerali di Francesco Pio, ucciso dai pitbull. La zia Virginia: «La mia famiglia chiede solo giustizia»
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Corriere INTERNO

Lacrime, dolore e tanta gente commossa ha applaudito, poco dopo mezzogiorno, l’ingresso nella chiesa dei santi Giuseppe e Fortunato, al borgo Aversana a Battipaglia, della piccola bara di Francesco Pio D’Amato, il bambino di 13 mesi ucciso da due pitbull nella sua abitazione a Campolongo. Ci sono gli zii a sostenere la bara bianca, a seguire il feretro i genitori del bimbo e gli altri parenti a comporre una scena straziante che ha come sottofondo una canzone d'amore neomelodica - «Danzami nei sogni» - che riecheggia dagli altoparlanti. (Corriere)

Ne parlano anche altri media

Condividi questo articolo I risultati dell’autopsia sul tragico caso di Francesco Pio, il bambino di soli 13 mesi sbranato dai pitbull a Eboli, in provincia di Salerno, hanno rivelato una scena agghiacciante. (la VOCE del TRENTINO)

– Sono cinque le persone iscritte nel registro degli indagati per la morte del piccolo Francesco Pio, il bimbo che è stato ucciso da due un pitbull lunedì mattina in località Campolongo ad Eboli, in provincia di Salerno. (Il Faro online)

È quello il centro preposto per ospitare i randagi del comune salernitano e ora si trovano regolarmente sottoposti a sequestro sanitario e amministrativo da parte dell'Asl e della Procura della Repubblica di Salerno. (ilmattino.it)

In lacrime per Francesco Pio, il bimbo ucciso dai pitbull

Francesco Pio D’Amaro, il piccolo di 13 mesi sbranato da due pitbull a Campolongo, frazione di Eboli, è stato sepolto stamattina al cimitero di Salerno. Una piccola bara coperta di rose e la foto di un bambino sorridente che rimarrà bambino per sempre. (la Città di Salerno)

Ferita anche la madre intervenuta per soccorrere il piccolo, non sarebbe - secondo le prime notizie - in pericolo di vita. A quanto si apprende, secondo una prima ricostruzione, il piccolo si trovava in braccio allo zio, quando, uscendo… (La Repubblica)

Giuseppe e Fortunato di Borgo Aversana a Battipaglia, vicino a Campologo di Eboli, dove risiede la famiglia e si è verificata la tragedia. "Parlo a nome della famiglia D'Amaro - dice ai giornalisti la zia Virginia - non abbiamo parole per quanto accaduto. (Il Messaggero Veneto)