Tassi, banche e costi: tutto quello da sapere prima di accendere un mutuo

ilGiornale.it ECONOMIA

Un mutuo è un passo importante, sia perché è un impegno economico di tutto rispetto sia perché è un impegno che dura diversi anni. In questi ultimi mesi, poi, le politiche monetarie della Banca centrale europea spingono verso l’alto i tassi direttori e questo ha ricadute tangibili sulle rate dei mutui che tendono a lievitare. Parallelamente, il progressivo aumento del costo della vita può indurre i più prudenti a pensare a lungo sull’eventualità di accendere un mutuo. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Una situazione che non sembra essere prossima a rientrare, dal momento che la Banca centrale europea continua a portare avanti una politica di rialzo dei tassi di interesse nel tentativo di contenere l’inflazione. (CorriereRomagna)

Si tratta del rialzo più alto della storia dell’Euro che ha conseguenze immediate sulle famiglie titolari di un mutuo a tasso variabile e sulle nuove accensioni, riducendo la platea di persone che riescono ad accedere ai finanziamenti. (Tribuna Economica)

Tra gennaio e agosto 2022 24Max ha intermediato 116.200.000 euro di mutui, con una crescita del 20,8% sul 2021. Le pratiche accese dai credit specialist della società di mediazione creditizia del gruppo Remax sono state 1.591, in aumento del 9% rispetto al 2021, per un valore complessivo di 219.800.000 euro e un importo medio di circa 138.200 euro. (SimplyBiz - Dedicato a chi opera nel mondo del credito)

Gli operatori iniziano a intravedere un’accelerata più forte delle attese e si aspettano un livello al 2,5% già a dicembre per il variabile Sandra Riccio (La Stampa)

L'inflazione è l'aumento generalizzato dei prezzi: e lo ritroviamo non solo quando facciamo la spesa o paghiamo le bollette, ma anche quando chiediamo soldi in prestito: paghiamo di più di interessi. E la tendenza è destinata a durare. (Sky Tg24 )

La guerra al caro-prezzi ora passa attraverso il rialzo record dei tassi da 75 punti base, deciso dalla Bce (i tassi di riferimento, quindi, salgono all’1,25%). Si è trattato di una scelta difficile, ancor più di quella del 21 luglio, quando la Bce alzò i tassi d’interesse per la prima volta dopo undici anni mettendo fine all’era dei tassi negativi; allora il rialzo da 50 punti base — più alto delle attese — servì anche a convincere i falchi a dare vita allo scudo anti-spread, varato all’unanimità. (Corriere della Sera)