Google licenzia 28 lavoratori che protestavano contro il contratto miliardario con Israele

Google licenzia 28 lavoratori che protestavano contro il contratto miliardario con Israele
Forbes Italia ECONOMIA

Google ha licenziato 28 dipendenti. I lavoratori avevano partecipato a un sit-in di protesta contro il contratto cloud di Google e Amazon con il governo israeliano. Il giorno prima nove dipendenti erano stati sospesi e poi arrestati per aver partecipato alla protesta. Fatti chiave L’azienda ha annunciato i licenziamenti in una nota interna in cui si afferma che i lavoratori che hanno protestato “hanno occupato gli spazi degli uffici, hanno deturpato le nostre proprietà e hanno fisicamente impedito il lavoro di altri Googler”. (Forbes Italia)

Ne parlano anche altre testate

Martedì 16 aprile, alcuni dipendenti di Google hanno imbastito una protesta interna ai locali dell’azienda al fine di chiedere al proprio datore di lavoro di rinunciare ad alcune importanti commesse siglate con Israele (L'INDIPENDENTE)

Il provvedimento segue l’arresto di 9 dipendenti che nei giorni scorsi hanno occupati gli uffici dell’azienda di New York e in California. (la Repubblica)

Il giorno precedente nove dipendenti erano stati arrestati con l’accusa di violazione di domicilio per aver organizzato due sit-in negli uffici di New York e di Sunnyvale, in California, e per aver portato la protesta nell’ufficio del Ceo di Google Cloud, Thomas Kurian. (il manifesto)

No Tech For Apartheid, la storia dell'associazione che sta protestando contro Google e Amazon

Già a dicembre alcuni dipendenti Google avevano diffuso e-mail interne, manifestato fuori dagli uffici aziendali e organizzato un «die-in» ( in cui i manifestanti si stendono a terra fingendosi morti, ndr. (Corriere del Ticino)

Google ha licenziato 28 lavoratori che nei giorni scorsi avevano organizzato dei picchetti di protesta contro l’azienda per la fornitura di tecnologie al governo israeliano. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia del licenziamento di 28 dipendenti di Google – che avevano manifestato occupando per ore alcuni uffici, perché contrari all’accordo da oltre 1 miliardo di dollari siglato col governo di Israele – si lega alla storia dell’associazione No Tech For Apartheid che da diversi anni sta protestando contro il cosiddetto Progetto Nimbus. (StartupItalia)