Quel banchiere vicino al mercato, ora parte la fase due per Unicredit

Corriere della Sera ECONOMIA

Da francese spiega che il sistema manifatturiero italiano è più reattivo, veloce nel rispondere alla crisi.

Ed è a questo che Mustier dedica gran parte dell’attività iniziale, in tempi forzatamente rapidi.

Vengono vendute sofferenze, cioè crediti a rischio («Npl») per un volume di 17 miliardi.

Una missione che si era rivelata troppo onerosa anche per quella che è la seconda banca italiana.

A febbraio del 2017 si chiude il maxi aumento di capitale da 13 miliardi, il più grande mai realizzato in Italia da una banca. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Il Financial Times rivela in un articolo i retroscena che hanno portato Mustier a buttare la spugna. Una strategia che è piaciuta agli investitori stranieri di UniCredit, ma che ha messo contro l’AD il board. (Finanzaonline.com)

L’ufficialità dell’addio dell’Amministratore Delegato ha alimentato i timori tra gli investitori che temono una fusione a condizioni svantaggiose con MPS (-0,66%). Grazie alla “forza della propria posizione finanziaria, il gruppo continuerà a sostenere l’economia e a distribuire il capitale agli azionisti”. (QuiFinanza)

A proposito di Grünenthal Grünenthal è leader globale nella gestione del dolore e delle malattie correlate. Un’eccellenza che, rinforzata anche dall’ulteriore opportunità di rosuvastatina, è un valore per l’Industria Farmaceutica in Italia e per il sistema paese”. (Yahoo Finanza)

(Federico Fubini, Corriere della Sera, su Unicredit) — Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 2, 2020. CONTE E GUALTIERI SU UNICREDIT… Unicredit-Mps? (Monsignor Paglia al Corsera) — Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 2, 2020. (Startmag Web magazine)

Il nuovo amministratore delegato sarà con tutta probabilità italiano, ma dovrà godere della stima del mercato, delle istituzioni e degli altri grandi competitor. Se un nome ancora non c’è, alcuni punti fermi sono però già condivisi dal vertice di Unicredit (Milano Finanza)

Ai tempi della politica, appunto, si sarebbe chiamata: falsa coscienza. Padoan che si è dimesso da deputato per andare a fare il presidente della banca milanese in oggetto. (Il Cittadino on line)