Bce: al via nuovi rialzi dei tassi di interesse

Money.it ECONOMIA

La Bce confermerà la necessità di aumentare i tassi di interesse nella riunione del 2 febbraio: cosa comporta un rialzo del costo di finanziamento di altri 50 punti base? E cosa cambia, anche per l'Italia, con ulteriori incrementi molto probabili nei prossimi mesi? Farsi queste domande è più che lecito in questo momento storico così complesso e ostico. Con l'inflazione che vede solo parzialmente un calo, visto che l'indice core resta elevato, e le previsioni di crescita in balia di continui aggiornamenti solo lievemente più ottimistici, le mosse delle banche centrali sono osservate attentamente. (Money.it)

Su altre fonti

La Federal Reserve (Fed), banca centrale americana guidata da Jerome Powell, ha annunciato di aver alzato i tassi di interesse Usa di 25 punti base, al nuovo range compreso tra il 4,5% e il 4,75%, record dall’ottobre del 2007. (Finanza.com)

Alle 20:10 il Dow Jones perde lo 0,77%, l’S&P 500 lo 0,73% e il Nasdaq guadagna lo 0,2%. (Milano Finanza)

Domani si riunisce la Banca centrale europea che dovrebbe a sua volta decidere un incremento del costo del denaro dell'area euro, probabilmente dello 0,5%. (Il Fatto Quotidiano)

Un sentore di primavera circonda le prospettive economiche dell’area euro, abbiamo così nettamente rivisto le nostre aspettative di crescita per il 2023 allo 0,7% (dallo 0,2%), ben al di sopra della previsione di consenso dello 0,0%. (Start Magazine)

La banca centrale statunitense ha aumentato nuovamente i tassi di interesse, ma "solo" di 25 punti base. FED: LA DECISIONE SUI TASSI DEL FOMC DEL 1° FEBBRAIO 2023 La FED ha deciso di proseguire con la stretta monetaria iniziata a marzo 2022, anche se con un ritmo più moderato. (SoldiOnline.it)

Conferma delle decisioni sui tassi di riferimento “guidate dai dati e definite di volta in volta a ogni riunione”, con un'enfasi sull'importanza delle prossime proiezioni macroeconomiche degli esperti dell'Eurosistema in marzo e sull'inflazione, complessiva e di fondo, che resta in febbraio proiettata sopra il target del 2% fino alla fine del 2025. (Il Sole 24 ORE)