Coronavirus, crollo del turismo in Italia: nel 2020 previsti 143 milioni di presenze in meno

Il Messaggero ESTERI

Coronavirus, Prometeia: Nel 2020 PIL italiano in caduta e debito in crescita. «L'anno 2020 - dichiara il presidente dell'Istituto Demoskopika, Raffaele Rio - potrebbe essere il peggiore dal 1994.

A seguire, Stati Uniti con una contrazione pari a 1,4 milioni di arrivi e 3,6 milioni di presenze; Francia con una riduzione pari a 1,1 milioni di arrivi e 3,4 milioni di presenze.

La contrazione più rilevante si registrerebbe in Germania: -2,8 milioni di arrivi e -13,3 milioni di presenze. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altre testate

So che molti di noi nel settore dei viaggi e del turismo sono preoccupati per le proprie attività e per l’andamento generale dell’economia. (L'Agenzia di Viaggi)

In base alle date indicative del termine del lockdown nel nostro Paese – ovvero 15 aprile, 30 aprile o 15 maggio – l’industria alberghiera è destinata a perdere tra 126 e 153 milioni di presenze complessive rispetto ai volumi medi attesi nel 2020. (L'Agenzia di Viaggi)

Più a ritroso, il Giappone con 596 milioni di euro, il Regno Unito con 535 milioni di euro e, infine, la Francia con 372 milioni di euro. Nel 2020, l’emergenza Coronavirus potrebbe bruciare 18 miliardi di spesa turistica: 9,2 miliardi per la contrazione dell’incoming e 8,8 miliardi per la rinuncia alla vacanze degli italiani nel Bel Paese. (Corriere della Calabria)

Data la crisi di liquidità e la lotta per sopravvivere del presente, quest’opera non potrà avvenire senza il contributo pubblico. A parte che essere aperti senza domanda non cambia molto, tuttavia farà grande differenza aprire il primo giorno di giugno, di luglio o di agosto. (L'HuffPost)

Il tutto, gratuitamente e firmato Restart your Travel, la nuova creatura ideata dalle agenti di viaggi Antonella Ruperto e Giada Marabotto, dal legale Mino Falangone, dal coach aziendale Fabio Pacchiele e da Stefano Ferrara, che si muoverà tra Facebook, Instagram, Google My Business e Master Class. (L'Agenzia di Viaggi)

Questo potrebbe essere un buon incentivo per il recupero del settore e un’accelerazione al ritorno alla normalità”. Rendiamo anche detraibili per due anni le spese di vacanze di almeno tre notti delle famiglie italiane che soggiornano nelle strutture ricettive - aggiunge Patanè, -. (Tiscali.it)