Meta lancia Llama 3 e prepara già un'AI ancora più potente

Giovedì mattina Meta ha lanciato il suo ultimo modello di intelligenza artificiale, Llama 3, presentandolo come il più potente Llm open source in circolazione. E a qualche ora di distanza il capo scienziato del gigante Yann LeCun ha dichiarato che l'azienda ha già in cantiere l'erede di Llama, un sistema ancora più potente che potenzialmente potrebbe superare i migliori modelli di AI chiusi (closed source) del mondo, come GPT-4 di OpenAI e Gemini di Google (WIRED Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Tutto bello, se non fosse che l’Italia non rientra ancora nella lista dei Paesi dove Meta AI è già disponibile: Australia, Nuova Zelanda, Canada, Giamaica, Nigeria, Ghana, Malawi, Sudafrica, Uganda, Zambia, Zimbabwe, Pakistan e Singapore. (Webnews)

Il motivo è da ricercare nel lancio che, in questo momento, interessa pochi territori selezionati. È raggiungibile all’indirizzo meta.ai, ma provando a connettersi dall’Italia compare il messaggio Meta AI non è ancora disponibile nel tuo paese . (Punto Informatico)

A cosa aspira Meta L’azienda, nel momento in cui ha deciso di sviluppare Llama 3, si è posta l’obiettivo di realizzare i migliori modelli aperti esistenti. (TuttoTech.net)

WhatsApp, come generare immagini in tempo reale con l'AI

L’intelligenza artificiale di Meta sta per essere implementata su tutte le piattaforme della società e consentirà a tutti gli utenti di velocizzare e semplificare le proprie attività quotidiane e di accedere ad una serie di funzionalità aggiuntive e innovative che miglioreranno la propria esperienza. (Fastweb Plus)

Qualcomm e Meta continuano la loro collaborazione in ambito di intelligenza artificiale, avviata già lo scorso anno in occasione del lancio di Llama 2, annunciando una nuova partnership che consentirà di ottimizzare l'esecuzione dei nuovi modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) di Meta, Llama 3, direttamente su smartphone, PC, cuffie VR/AR, veicoli e altro ancora. (HDblog)

Video suggerito Gli annunci delle Big Tech nell’ultimo anno sono stati dominati dall’intelligenza artificiale, una famiglia di algoritmi in grado di replicare alcuni schemi di pensiero del cervello umano. (Fanpage.it)