In moschea non si piange per Charlie Hebdo

L'Espresso ESTERI

Tutti condannano la violenza. Ma non accettano la satira sul Profeta. E non manifestano per i giornalisti uccisi. Da Milano a Catania, viaggio nelle reazioni dei musulmani di casa nostra. di Daniele Castellani Perelli, Piero Messina e Francesca Sironi. (L'Espresso)

Ne parlano anche altre fonti

Per quello che ho sentito e letto nella settimana sulla “marcia repubblicana” di Parigi, ho voglia di dire: “Je suis Charlie”, e ci rimango. (La Regione Ticino)

Spesso in questi ultimi giorni abbiamo letto o ascoltato questi aggettivi, a volte usati in modo improprio, a volte addirittura alternati come fossero sinonimi. Francesca Paci, giornalista de La Stampa esperta di Islam, ... (articolo21)

Ma è bastata ... L'avevano scritto dappertutto, persino in cielo. (La Tecnica della Scuola)

Arriva un giorno in cui davvero non ne puoi ... Dei social e del parlare a vanvera: dalla strage di Charlie Hebdo alle ragazze liberate in Siria quando i commenti sono inutili. (Lettera43)

Un approfondimento. L'attentato a Charlie Hebdo ha avuto forti ripercussioni in Turchia, paese dove le questioni legate a identità religiosa, laicità, censura e libertà di stampa sono da tempo sotto i riflettori. (Osservatorio Balcani e Caucaso)

Intanto in molti ... Al Consiglio dei ministri degli Esteri tenutosi ieri a Bruxelles si è discusso della banca dati sui passeggeri dei voli aerei e della cooperazione con i Paesi del mondo arabo. (Radio Vaticana)