Caos Autonomia differenziata alla Camera, la destra era andata sotto ma alla fine fa ripetere il voto

Caos Autonomia differenziata alla Camera, la destra era andata sotto ma alla fine fa ripetere il voto
Fanpage.it INTERNO

Nella commissione Affari costituzionali della Camera, mercoledì il centrodestra era andato in svantaggio sul voto di un emendamento. Oggi, dopo ore di scontro e tensioni, la votazione è stata ripetuta e questa volta la maggioranza ha vinto. L'obiettivo della destra è approvare il testo e portarlo in Aula entro lunedì, ma restare nei tempi sembra quasi impossibile. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha tentato una mediazione ma in Commissione Affari costituzionali il centrodestra ha proceduto a ripetere la votazione di un emendamento già votato mercoledì ma il cui esito non era stato proclamato, creando caos e contestazioni tra le opposizioni. (Il Sole 24 ORE)

“Perché mercoledì quando si è accorto che mancavano quattro leghisti non ha impedito il voto?”, si chiedono nel centrodestra. In Commissione alla Camera è l’ora dei sospetti. (L'HuffPost)

Dopo essere andati sotto in Commissione Affari Costituzionali della Camera su un emendamento di M5S all’Autonomia differenziata, le destre hanno deciso di ripetere la votazione. Ci può spiegare cos’è successo e perché si tratta di qualcosa di molto grave? "L'Autonomia differenziata è una riforma sbagliata perché mette in competizione tra di loro le regioni". (LA NOTIZIA)

L’EMENDAMENTO DELLA DISCORDIA

Magari sarà pure vero che è bollito, destinato al declino, ma Matteo Salvini è ancora capace di imporre ai suoi alleati atti di sottomissione estrema, dettando le agende che contano. Roberto Calderol… (La Stampa)

Dopo due giorni si chiude il ‘caso’ dell’emendamento 1.19 al ddl sull’Autonomia ma non si placa lo scontro tra maggioranza e opposizione alla Camera. Non era mai successo. (Avanti Online)

La destra aveva preso un gol sull’autonomia differenziata qualche giorno fa, ma se l’è annullato. Tutto da soli, senza badare neppure al confronto parlamentare, né alla regola che non consente di ripetere un voto già fatto. (la Repubblica)