Torna la fauna selvatica nell'area di Chernobyl

I censimenti condotti negli ultimi decenni nella parte bielorussa della "zona di esclusione" intorno alla centrale mostrano che il territorio è stato ricolonizzato da cervi, caprioli, cinghiali e lupi. Paradossalmente, la densità delle popolazioni di ... (Le Scienze)

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A quasi 30 anni dalla tragica esplosione, la zona che per lungo tempo è stata uno scenario di morte è diventata quasi una riserva naturale: alci, caprioli, cervi, cinghiali e lupi hanno riportato la vita. (L'ultima Ribattuta)

L'autunno è la stagione ottimale per la cura delle piante, che al pari degli esseri umani, necessitano di riassetti periodici. (San Marino Fixing.com)

La fauna selvatica teme più gli esseri umani che non le radiazioni di un disastro nucleare, secondo il primo studio a lungo termine su Chernobyl, sito del peggior incidente nucleare del mondo, che ha trovato la presenza di tantissimi animali selvatici. (il Journal)

Un'area di 4.200 chilometri ... (Wired.it)

martedì 6 ottobre 2015 21:52. Dopo che per anni è rimasta disabitata, un deserto di morte, è tornata la vita nell'area vicino la centrale nucleare di Chernobyl. (Babylonpost)

La catastrofe del 1986, si ... La presenza dell'uomo, nel tempo, uccide più delle radiazioni nucleari. (Il Gazzettino)