Coronavirus, Gualtieri: "750 miliardi risorse garantite dallo Stato. Scadenze fiscali differite"

Corriere di Viterbo INTERNO

Le immagini del drone I tulipani in fiore del Roma Flowers Park, il parco di fiori alle porte della Capitale, ripresi con il drone.

Il volo del drone mostra le composizioni floreali al massimo della loro bellezza Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

I tulipani del Roma Flowers Park come non li avete mai visti.

Le immagini del drone. (Agenzia Vista) Roma, 08 aprile 2020 I tulipani del Roma Flowers Park come non li avete mai visti. (Corriere di Viterbo)

La notizia riportata su altri media

Gualtieri: «La creazione di debito pubblico Ue è già nei trattati» Secondo il ministro dell’Economia la creazione di debito comune in Europa è non solo «una possibilità consentita dai Trattati», ma anche «una necessità per contrastare gli effetti economici del Coronavirus». (Il Sole 24 ORE)

Parola del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che in un’intervista al Sole24Ore, nel giorno in cui torna a riunirsi l’Eurogruppo, torna a ribadire la centralità degli eurobond nella soluzione della crisi causata dal coronavirus. (Wall Street Italia)

“Soprattutto in un momento di difficoltà economica come quella attuale ed in settori particolarmente esposti alle turbolenze del mercato, il Governo potrebbe prendere in considerazione un intervento in maniera diretta”. (Finanzaonline.com)

L’Ansa riporta che sono stati fatti passi avanti verso l’apertura a un fondo per la ripresa basato sulla proposta franco-italiana che prevede titoli del debito comuni, i cosiddetti Recovery bond”, ma che “è stallo sul Mes senza condizioni, una proposta che continua a essere respinta dall’Olanda”. (Finanzaonline.com)

Nessun accordo all’Eurogruppo sugli aiuti agli Stati membri: si litiga ancora sul Mes. Nel mentre, il tempo passa e gli Stati membri hanno bisogno di soldi da destinare all’emergenza. (La Legge per Tutti)

Lunedì è stata la volta di Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, e Roberto Gualtieri, dell'Economia. In altre parole: decide il Pd, con gran scorno di Di Maio. (Liberoquotidiano.it)