Spiati dal padrone su Facebook: anche con l’inganno è lecito per i giudici

Non esiste alcun reato se il datore di lavoro, sia esso pubblico o sia esso privato, controlla l’attività su Facebook dei propri dipendenti. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione che, spesso, interviene su questioni che influenza quelli che sono gli usi e i costumi degli italiani. Questa volta […] The... (aciclico magazine)

Su altre fonti

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. Non è reato. (L'ultima Ribattuta)

Attenti a come usate Facebook! La sentenza di ieri della Cassazione (Cass. Già con il Jobs Act gli strumenti di controllo sul lavoratore a disposizione dell’azienda potrebbero aumentare: il governo Renzi infatti sta contemplando la... (Newspedia)

Secondo una sentenza della Corte di Cassazione, il datore di lavoro può controllare i propri dipendenti su Facebook. Secondo quanto si legge in un articolo de Il fatto... (Vesuviolive.it)

Anche tramite fake account e geolocalizzazioni: del resto, il lavoratore ha accettato di condividere pubblicamente i propri dati ... (Punto Informatico)

Attenzione amici (di Facebook): l'azienda vi guarda, praticamente vi spia. La Cassazione insomma colpisce ancora e spinge più in là i limiti che dividono il giusto controllo dei dipendenti da un'illecita ... (il Giornale)

Il datore di lavoro può adottare una falsa identità per 'adescare' su Facebook il dipendente sospettato di chattare durante l'orario di lavoro mettendo così a repentaglio la sicurezza degli impianti ai quali è addetto e il regolare funzionamento dell'azienda. (Articolotre)